Si terrà sabato 8 novembre a Balerna
Tutti i (37) posti disponibili sono stati prenotati

NOTA. Ticinolive si è iscritto e, per poter partecipare (riportando poi ai lettori del portale una quantità di ghiotte primizie politiche), rinuncerà al turno serale del campionato svizzero di bridge, facendosi sostituire da un’abilissima giocatrice.

L’Autore in quella occasione presenterà il suo libro “La Grande Bugia”, del quale ricopiamo qui un frammento.

Savoia bugia 3“Abbiamo vissuto per anni nella beata illusione che le cose potessero solo migliorare. Dopo tutto vivevamo in Svizzera, un paese felice e ricco, ben governato, da secoli in pace. Forse l’unico problema che avevamo era proprio questo: stavamo talmente bene che non interessavamo a nessuno, eravamo in fondo un paese poco “cool” proprio perché non vi si svolgevano grandi drammi. Perché mai le cose avrebbero dovuto cambiare? Eravamo abbastanza piccoli da non rappresentare un problema per nessuno. Neutrali, pacifici, laboriosi, aperti, svizzeri. La ricetta della felicità. Gli hobbit d’Europa…

Poi le cose sono cambiate. In realtà stavano già cambiando da un pezzo ma non ce ne rendevamo conto. Perché le cose cambiano quasi sempre così: impercettibilmente, un pezzettino alla volta, passo passo, con implacabile gradualità. E quando ti accorgi che l’orizzonte non è più lo stesso, la tua barchetta è già alla deriva da troppo tempo. Le sponde cui eri abituato non ci sono più.

Oggi il nostro paese è stanco, sfiduciato, ansioso. Sono in via di smantellamento le conquiste ottenute nel corso di decenni, quando non di secoli. Uno sviluppo economico demenziale, tutto svincoli, parcheggi e capannoni industriali, minaccia il fragile territorio che amiamo. La classe politica non gode più del sostegno della gente. I media, invece che essere il cane da guardia dei cittadini, sono ridotti a servizievoli cuccciolotti o schiavi ringhiosi alla catena di questo o quel padrone. La nostra capacità di prendere liberamente le nostre decisioni sembra annullata, annegati come siamo in innumerevoli organismi sovranazionali sui quali non abbiamo controllo: mostri a più teste nascosti dietro una parvenza di democrazia. I nostri destini sono decisi sempre più lontano da noi, altrove, senza che possiamo farci niente. Si fa e si disfa sopra le nostre teste, in consessi segreti, opachi, che nemmeno conosciamo. Ormai i consigli di amministrazione, le banche centrali, le troike, contano più dei parlamenti eletti.

Allora non ci resta che sdraiarci e morire? Nossignore. […]”

Sergio Savoia