Arriveremo a costruire macchine capaci di spingere grandi navi a velocità più forti che un’intera schiera di rematori e bisognose soltanto di un pilota che le diriga. Arriveremo a imprimere ai carri incredibili velocità senza l’aiuto di alcun animale. Arriveremo a costruire macchine alate, capaci di sollevarsi nell’aria come gli uccelli.

– Roger Bacon (1214-1294)

Il frate francescano, alchimista, scienziato e filosofo inglese Roger Bacon viene considerato tra i fondatori del metodo scientifico.

Studiò e insegnò a Oxford, prima di trasferirsi all’università di Parigi, che nel 13.secolo veniva considerata il maggior centro della vita intellettuale europea.
A Parigi, Bacon si distinse per i suoi estesi commenti dei testi scientifici di Aristotele, tradotti in latino dall’arabo. La sua capacità di approfondire il pensiero dei grandi commentatori arabi di Aristotele, tra cui Averroè e Avicenna, suscitò ammirazione fra gli accademici e gli valse l’amicizia di personaggi eminenti.

La statua di Roger Bacon nel museo dell'università di Oxford
La statua di Roger Bacon nel museo dell’università di Oxford

Bacon sosteneva che l’uomo può conoscere la verità dell’esistenza con la conoscenza interna (data da Dio tramite l’illuminazione), con la ragione (che però non è sufficiente) oppure con l’esperienza sensibile tramite i cinque sensi, la più importante per conoscere effettivamente il reale.
Tentò di tracciare un’enciclopedia generale delle scienze per liberare il sapere dalle dispute tipiche del tempo e da un’applicazione della ragione che lui riteneva distorta.
Considerava la matematica la scienza suprema : solo la connessione della matematica con l’esperienza concreta del reale poteva permettere all’uomo di individuare i rapporti quantitativi e matematici che reggono il mondo sensibile.
Sosteneva anche che la conoscenza permette di avere la capacità tecnica per manipolare la realtà e modificarla, ad esempio costruendo macchine per volare, per sollevare pesi o per altro.

baconeBacon rifiutava di seguire i concetti che già esistevano in campo teologico e in quello scientifico. Scrisse trattati di matematica, ottica, alchimia e manifattura della polvere da sparo, descrisse le posizioni e le estensioni dei corpi celesti e sostenne con chiarezza la forma rotonda della Terra.
Nei suoi scritti anticipò invenzioni quali il microscopio, il telescopio, gli occhiali, le macchine volanti e le navi a vapore.
Attraverso studi astrologici aveva acquisito la convinzione che i pianeti esercitassero una influenza sul destino e sulla mente dell’uomo.

Roger Bacon sosteneva che un intellettuale cristiano non deve limitarsi a conoscere il latino ma deve studiare il greco, l’ebraico e l’arabo. Importante, per quanto riguarda quest’ultima lingua, non solo per capire l’imponente patrimonio della cultura islamica, ma anche per ricondurre alla Cristianità i musulmani, utilizzando gli strumenti dell’apologetica, anziché ricorrere all’imposizione di dogmi incomprensibili o alla violenza e alla guerra.