Christophe de Margerie, presidente del gruppo petrolifero Total, è morto lunedì 20 ottobre nello schianto del suo aereo privato all’aeroporto Vnoukovo a Mosca. Aveva da poco terminato una riunione con il primo ministro russo Dmitri Medvedev sugli investimenti stranieri in Russia. De Margerie si opponeva alle sanzioni occidentali contro la Russia e aveva stretti legami d’affari e di amicizia con il governo di Mosca.

Il gruppo Total è presente in Russia dal 1991 e malgrado le sanzioni ha continuato a investire nel paese, dove è impegnata in diversi progetti per miliardi di dollari.

La morte del suo presidente coincide con un periodo di notevoli sconvolgimenti a capo delle grandi società francesi del settore energetico.

In pochi giorni, dapprima è toccato ad Henri Proglio, presidente di EDF Electricté de France, vedere la fine del suo mandato, revocato a favore di Jean-Bernard Lévy, ex presidente della multinazionale Thales.

Presso Areva, una delle maggiori multinazionali nel campo dell’energia nucleare, lunedì Luc Oursel ha annunciato le dimissioni per motivi di salute, obbbligando il gruppo – in difficoltà in un settore in crisi dal disastro di Fukushima – a trovare rapidamente un successore.

Presso la società GDF Suez, gigante mondiale della produzione e distribuzione di gas, Gérard Mestrallet lascia il posto di direttore generale per limiti di età. Il Consiglio di amministrazione deve pronunciarsi sulla nomina di Isabelle Kocher, attuale direttrice finanziaria, quale amministratrice e direttrice generale delegata del gruppo. Questa nomina la piazzerebbe in una posizione ideale per sostituire Mestrallet alla guida del gruppo.

(Fonte : les chroniques de rorschach.blogspot.ch)