I FAUTORI DI ECOPOP

(fdm) Qualcuno pensa, molto democraticamente, che i sostenitori di Ecopop non abbiano il diritto di parlare. Non è questa, invece, la nostra opinione. Abbiamo trovato sul sito LesObservateurs.ch un articolo che ci è parso interessante e ne abbiamo tradotto dal francese per voi una parte.

[…] In favore di chi giocherà questo pandemonio, questa demonizzazione? Lo vedremo il 30 novembre. Quel che è certo, e lo dico da un anno, è che i temi delle migrazioni di massa e della protezione dell’ambiente sono cari agli Svizzeri. Legati l’uno all’altro (i due temi) potrebbero acquisire una carica esplosiva sufficiente a demolire la rete propagandistica degli avversari.

Questa carica è nel cuore dei nostri compatrioti che dobbiamo cercarla. Nel loro attaccamento a un paese che rimanga vivibile, dunque nel loro rifiuto di una Svizzera di 12 o 15 milioni di abitanti. Perché gli Svizzeri comprendono, guardando una carta geografica del loro paese, che quest’ultimo non è estensibile a piacimento : non siamo nella pianura lombarda, e neppure in quella della Slesia.

Dunque, voler limitare l’aumento (di origine straniera o autoctona) della popolazione non è malthusianismo e, soprattutto, non è xenofobia, questa parola così sfruttata, e così a torto, nella campagna del 9 febbraio. La « questione migratoria » in Svizzera si ha il diritto di porla in discussione. Di metterla all’ordine del giorno. Senza farsi insultare, senza farsi trattare da fascisti.

Il 30 novembre le coscienze delle cittadine e dei cittadini diranno Sì o NO a Ecopop. Ma la questione migratoria non dev’essere un tabù! […]

Pascal Décaillet