Crivelli BarellaLa cosa che più colpisce in questo breve pezzo  è l’infatuazione quasi mistica per quel neo ministro che siamo ormai d’obbligo di chiamare “san Claudio” visto che la sua canonizzazione procede a tambur battente. C’è una indubbia componente psicologica in questa nuovissima e interessante vicenda politica e, al proposito, mi riservo la facoltà di consultare il dottor del Don. Lui possiede le competenze teoriche per analizzare il caso.

“Il popolo lo ama e lo eleggerà!” mi disse un giorno una gentile amica guardandomi dritto negli occhi. A stupirmi non fu la previsione di elezione (in sé non bizzarra) ma la frase, la fede, e il debordante pathos. Riuscite a immaginare che si dica la stessa cosa nello stesso modo, che so, … di un Gigio Pedrazzini o di un Gabriele Gendotti?

 

L’anno si apre con la notizia che il referendum contro la Filanda non è riuscito, nonostante i raccoglitori di firme a pagamento si siano dati molto da fare: chiaro segno che Mendrisio anela ad un luogo di incontro culturale, dato già noto a chi vive tra la gente e la ascolta…i promotori del referendum sostenevano che fosse auspicabile un dibattito, dopo che da anni i rappresentanti della popolazione si erano darti da fare per realizzare finalmente un’opera che non conteè l’infatuazione quasi mpli traffico e cemento, bensì libri e incontri tra le persone.

Una leggenda che mi affascina da anni è quella ebraica dei trentasei uomini giusti necessari affinché il mondo vada avanti: questi giusti non sveleranno mai la propria missione, e secondo alcuni studiosi neppure sanno di essere dei costruttori di bene, ma solo uomini che sanno riconoscere il male e combatterlo. Scruto i miei colleghi politici per scorgere tra di loro chi sia limpidamente interessato al bene comune, perché niente meno che giustizia d’animo e forza è richiesta a chi si occupa della cosa pubblica. Sono convinta che il bene alla fine vinca sempre, anche se con vie tortuose.

Ad esempio, che grande sorpresa che l’uomo che ha operato le scelte più lungimiranti e coraggiose nell’ultimo anno sia proprio il ministro del partito più vituperato da coloro che ora, come me, acclamano l’operato di Claudio Zali a favore del nostro martoriato territorio! Per quanto mi sforzi, non comprendo i miei colleghi parlamentari del mendrisiotto che non riescono a sostenere le sue ragioni, adducendo spiegazioni pseudo-razionali per scusarsi del fatto che non hanno mai fatto nulla di concreto, e promettendo miracoli ecologisti nel prossimo quadriennio. Sono convinta che le persone ragionino, e sappiano fare delle scelte che ci condurranno verso un Ticino migliore. Non sono affatto tempi bui per la politica, sono anzi tempi molto interessanti, di cambiamento e di aria nuova. Auguri a tutti noi, di fratellanza (o sorellanza), e di luce.

Claudia Crivelli Barella