Il 15 luglio 2015 il Tribunale federale ha respinto il ricorso inoltrato dall’Ordine degli avvocati del Cantone Ticino e dal suo presidente contro l’adozione del CNL (Contratto Normale di Lavoro) per gli impiegati di commercio negli studi legali.

Vitta y(com) Il Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) prende atto con soddisfazione di questa sentenza del Tribunale federale (TF) che – come accaduto anche per altri 3 CNL – ha tutelato la procedura messa in atto dalla Commissione tripartita in materia di libera circolazione delle persone (CT) e dal Consiglio di Stato per individuare situazioni di dumping salariale e adottare le necessarie misure correttive.

Nel merito, il Tribunale federale ha constatato che anche in questa fattispecie Consiglio di Stato e Commissione tripartita hanno agito nel rispetto del quadro normativo vigente. In particolare, il Tribunale federale ha confermato l’esistenza di dumping salariale e ha approvato la decisione di non espletare una procedura conciliativa in ragione dell’alto numero di datori di lavoro coinvolti. Inoltre, Mon Repos ha convalidato il ricorso ad un contratto collettivo di lavoro non di obbligatorietà generale per determinare la soglia salariale minima (al disotto della quale il salario è da ritenersi abusivo) e la scelta di considerare nell’inchiesta i valori relativi ai contratti di lavoro conclusi o modificati negli ultimi due anni in quanto tale limitazione ha per scopo la determinazione della presenza di un dumping salariale prima che esso si radichi nell’intero settore.

DFE