Il bel portale Ticinolibero, che si interessa con competenza alla sinistra socialista e alla sinistra radicale, riferisce sul recente comitato cantonale del PS, una specie di psicodramma (agli occhi di un osservatore esterno).
Il candidato agli Stati dottor Malacrida e l’ormai celebre Venuti hanno perorato il ticket Malacrida-Abate al fine di evitare una “tragedia” (evento catastrofico tipo crash dell’aereo russo nel Sinai).
Ecco una “dichiarazione di ticket” onesta e legittima, oltre che praticamente scontata. Bisognerebbe però anche mettersi nei panni (questo non deve interessare al parlamentino socialista) di un elettore liberale (do per scontato che ne esistano ancora) nel ritrovarsi con il candidato del suo partito munito del biglietto (siamo italici!) di Lepori, Carobbio, Bertoli, Rossi, Venuti.
Non si dimentichi che un ulteriore endorsement ha contribuito a rafforzare la posizione dell’on. Abate: quello di Luigi “Gigio” Pedrazzini, che ha lanciato il ticket Lombardi blindato-Abate vacillante.
Altre notizie, sempre da Ticinolibero.
— Ghisletta, duramente battuto il 18 e apparentemente in somma disgrazia, non c’era. È stato attaccato e qualcuno non ha esitato a chiedere le sue dimissioni dal Gran Consiglio. “Non è scimmiottando gli altri…” Si sa che la gente preferisce… l’originale.
— “Abate, Lombardi e Ghiggia sono uguali, sono tutti di destra” (Venuti). Una dichiarazione veramente assurda, senza alcuna connessione con la realtà.
— “Il voto secco al candidato socialista lo si doveva fare quattro anni fa, non adesso” (sempre ticket, fortissimamente ticket). Ancora Venuti, e stavolta molto giusto. Il dottor Cavalli poteva vincere, c’è andato vicino; il dottor Malacrida no.
Di Cavalli (l’ho già scritto in altra sede) sconcertano le espressioni di odio patologico, pubblicate su Facebook, verso un grande e contestato leader della Destra. Non ci guadagna nulla, anzi ci perde qualcosa. Ma forse non riesce a trattenersi.