INCIRLIK AIR BASE, Turkey -- A KC-135 Stratotanker from the Air National Guard's 121st Air Refueling Wing at Rickenbacker International Airport, Ohio, touches down on the flightline here. U.S. officials are sending four KC-135 Stratotanker aircraft and six aircrews to provide air-refueling support for operations Enduring Freedom and Iraqi Freedom. Aircraft and people began arriving Aug. 19 and should be in place by Aug. 23. (U.S. Air Force photo by Tech. Sgt. Vince Parker)

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INCIRLIK AIR BASE, Turkey -- A KC-135 Stratotanker from the Air National Guard's 121st Air Refueling Wing at Rickenbacker International Airport, Ohio, touches down on the flightline here. U.S. officials are sending four KC-135 Stratotanker aircraft and six aircrews to provide air-refueling support for operations Enduring Freedom and Iraqi Freedom. Aircraft and people began arriving Aug. 19 and should be in place by Aug. 23. (U.S. Air Force photo by Tech. Sgt. Vince Parker)

I primi aerei da guerra dell’Arabia Saudita sono atterrati nella base aerea turca di Incirlik, ha confermato in conferenza stampa il portavoce del presidente turco.

Il portavoce di Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalin, ha anche dichiarato che la Turchia ha già inviato 3’800 soldati in Siria per combattere i terroristi dello Stato islamico. Ha aggiunto che il governo turco non intende lanciare in maniera indipendente un’operazione militare in Siria, ma agirà in collaborazione con la coalizione internazionale.

Il portavoce ha espresso dubbi circa il cessate-il-fuoco in Siria, dichiarando che la Turchia risponderà a ogni evento o azione che minaccerà la sua sicurezza.

Annunciando l’arrivo degli aerei sauditi, il governo turco aveva dichiarato che le autorità potrebbero lanciare un’operazione congiunta con l’esercito saudita in Siria contro il gruppo terrorista dello Stato islamico.

All’inizio di febbraio, il generale saudita Ahmad Ussery, aveva dichiarato che il suo paese era pronto a prendere parte a un’operazione terrestre in Siria a condizione che fossero gli Stati Uniti a dirigere le forze internazionali della coalizione.

Dal canto loro, le autorità siriane hanno promesso che ogni invasione sul territorio della Siria sarà considerato un atto di aggressione e trattato di conseguenza.