(fdm) Della “reazione scomposta” dei due Presidenti nulla sappiamo (la famosa lettera è stata pubblicata?). Ci limitiamo ad osservare come – visti i numeri: 49 sì – la decisione di istituire la Commissione non possa essere etichettata come “leghista”.
Ticinolive sarà lieto di ospitare eventuali prese di posizione in risposta al presente articolo.
Il presidente dell’USI professor Piero Martinoli
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Il Gran Consiglio ha, durante la sua seduta di martedì 22 marzo, approvato l’iniziativa parlamentare 20 febbraio 2013 presentata da Attilio Bignasca e ripresa da Paolo Sanvido “Per la creazione di una Commissione di controllo del mandato pubblico USI e SUPSI”. Malgrado le rassicurazioni del direttore del DECS, che sosteneva che non ci fosse nulla da controllare, la maggioranza dei gran consiglieri (49 sì, 18 no e 2 astenuti) ha compreso l’intento dell’iniziativa che va verso una maggiore trasparenza senza nulla togliere all’autonomia degli enti universitari. Trasparenza tra l’altro anche evocata dal relatore della commissione scolastica Fabio Käppeli che si è schierato, con la maggioranza dei commissari, a favore dell’iniziativa.
La Lega dei Ticinesi ha inoltre stigmatizzato l’ingerenza del presidente dell’USI e il presidente della SUPSI tramite una lettera trasmessa, a cinque minuti a mezzanotte, ai capigruppo, nella quale manifestavano la loro contrarietà all’iniziativa. Dopo questa reazione scomposta siamo pertanto convinti quanto sia necessario oggi più che mai vegliare con un’entità ad hoc sul rispetto del mandato pubblico che un ente che incamera così tanti soldi dei cittadini ogni anno rappresenta. USI e SUPSI hanno ottenuto, in tempi recenti, crediti molto ma molto pesanti e quindi è democratico, legittimo e doveroso che ci sia una commissione del mandato pubblico. Inoltre, dietro l’alibi della libertà accademica, si nasconde ancora una volta la voglia di fare e disfare come meglio piace senza aver puntato su di sé l’occhio vigile dei rappresentanti del popolo sovrano.
Ben venga dunque la commissione di controllo, come strategicamente proposto dalla Lega e approvato dalla maggioranza dei parlamentari.
Lelia Guscio, GC Lega dei Ticinesi