(fdm) Il mio feeling. Verso la fine dell’articolo ho evidenziato alcune parole, e non per caso. Ho sin dall’inizio avuto l’impressione che il sostegno dato in Parlamento all’ “ecotassa Zali” da certi partiti fosse un trucco, una specie di… imboscata. Anche perché il referendum era già dell’e pronto, e organizzato a puntino.

Adesso però la votazione bisognerà vincerla. Da un lato i leghisti, ammassati dietro il loro “genialmente antipatico” leader, con sinistroidi (sempre favorevoli a qualsiasi tipo di balzello) e verdi. Dall’altro il PLR, la Destra, il PPD (?) ma forse, più efficace, il Partito della Grande Distribuzione. Un bel match!

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CattaneoDal Mattino della Domenica del 24 aprile: “Il governicchio non pensi di poter mettere le mani in tasca ai cittadini con misure del piffero se prima non avrà dimostrato di aver compiuto uno sforzo importante, di almeno 100 milioni di franchi, sul fronte delle uscite dell’ente pubblico!”.

Perbacco! Però se le mani in tasca ai cittadini le mettono i Consiglieri di Stato leghisti allora va tutto bene!

Sempre dall’ultimo Mattino della Domenica: “La manovra da 180 milioni con cui il governicchio vorrebbe risanare i conti di questo sfigatissimo Cantone rimane ancora avvolta in dense nebbie, tanto più che a quanto sembra il parlamenticchio potrà decidere solo su circa la metà dell’importo in questione!”. Perbacco!

Ma loro, i Consiglieri di Stato della Lega, dove sono? Nel bunker di via Monte Boglia a tirare le fila delle marionette? Chi è questo fantomatico governicchio a maggioranza leghista che dovrebbe “non pensare di…”? E che avrebbe esautorato il parlamenticchio dai suoi poteri di decidere sulle misure del preventivo?

Benvenuti nel mondo del tutto e del contrario di tutto. Benvenuti nel mondo di Lega Land, dove la coerenza è la bandiera che sventola dove tira il vento. L’importante è avere la faccia tosta di spararle grosse, una più dell’altra, per difendere l’indifendibile! Gli altri, ormai lo sappiamo, sono tutti dei bambela! Solo i leghisti sono infallibili e possono permettersi di giocare su due tavoli: opporsi a quel che non gli fa comodo quando sbraitano sul loro giornale e sostenere quel che fa comodo ai loro ministri quando fanno gli istituzionali.

“Uella Rocco, te le diamo noi le visioni!”, pontificava un paio di pagine dopo il coordinatore Attilio Bignasca. Non gli va giù il fatto che io abbia il democratico diritto di pensare che la tassa di collegamento proposta dal suo ministro Claudio Zali sia una solenne “fetecchia” per usare un termine leghista. Che non servirà a diminuire il traffico e a “punire” i frontalieri, ma solo a far quadrare i conti del Dipartimento del territorio.

E allora rispondo a tono al generale di via Monte Boglia: perbacco Attilio, adesso è ora di finirla di prendere per i fondelli i ticinesi! E di lezioni di coerenza da te non prendo! Tu, caro Attilio, vai pure avanti con la tua politichetta dei ricatti ai ticinesi, ben sintetizzata in questa tua frase: “Se la tassa di collegamento cade in votazione popolare a causa delle ambiguità e dei doppiogiochismi di chi in Parlamento l’ha sostenuta, il PLR si dimentica il sostegno della Lega alla manovra da 180 milioni del suo ministro delle finanze. Va bene questa come visione o occorre un disegnino?”.

Certo, perché la manovra non è del Governo a maggioranza leghista, ma del ministro delle finanze Christian Vitta! Ma basta, basta una volta per tutte con queste prese per i fondelli sdoganate dal Mattino, con la complice e silente condivisione di Ministri, Deputati e Colonnelli di via Monte Boglia! Non c’è bisogno di disegnini, caro Attilio. Il concetto del ricatto è chiarissimo!

Rocco Cattaneo, presidente PLRT