Interpellanza al Municipio di Lugano

Premessa

Il ruolo educativo dello sportberetta-piccoli-x

È risaputo ed innegabile quanto l’attività sportiva sia fondamentale per lo sviluppo di valori basilari per la società quali lo spirito di gruppo e la solidarietà, nonché la tolleranza e la correttezza delle azioni, principi indispensabili per favorire un arricchimento della nostra esistenza ed un miglioramento del nostro vivere quotidiano. Di fatto le quattro importanti dimensioni che riguardano l’attività sportiva sono la salute, l’educazione, la socialità, e la qualità di vita.

La città di Lugano e lo sport

Fatta questa premessa fa piacere vedere quanto la città di Lugano investa in infrastrutture sportive per permettere alla popolazione una convivenza e uno stile di vita sociale ed educativo. Sapere quindi che la città abbia richiesto un importante investimento, di circa 23 milioni di franchi, per la gestione, da parte del Dicastero Sport, delle strutture del ghiaccio della Resega, può dare solo lustro cittadino (specialmente considerando il momento di crisi economica)! Le due piste rappresentano infatti, (cito dal sito ufficiale Lugano.ch) “un fiore all’occhiello della città”.

La storia

La passione per l’hockey nasce a Lugano nella stagione 1940/41 quando, sul lago di Muzzano si giocano le prime partite contro i “cugini” di Ambrì e le squadre improvvisate di Muzzano, Massagno e Paradiso. Ma solo al 1° dicembre del 1957 si inaugurerà la prima pista artificiale di Lugano che porterà il nome di Resega. Fra i presenti, quel giorno, anche colui che trent’anni dopo avrebbe portato Lugano ai vertici dell’hockey svizzero e internazionale: Geo Mantegazza. Ingegnere di professione, proprio facendo i calcoli statici della Resega ha il primo contatto con la famiglia bianconera. Molti anni dopo, la squadra torna in mano alla famiglia Mantegazza, che ne detiene tutt’ ora la presidenza. Fondamentale infatti, in un momento di crisi quale quello attuale, il partenariato e la collaborazione tra pubblico e privato.

Una petizione

“Lo scorso 10 settembre, nel corso della partita di hockey tra HC Lugano e HC Ambrì-Piotta, che si è giocata presso la pista di ghiaccio Resega di Lugano, gli ultras dell’hockey club Lugano hanno proposto un’immagine di un corpo femminile nudo. Si tratta di una gigantografia di donna senza testa in cui la vagina è sostituita dal richiamo al logo della squadra bianconera ticinese. Per qualcuno questa immagine, accompagnata dalla scritta “c’è chi pensa che non ci sia niente di meglio, ma di meglio ci sei tu”, è considerata una coreografia spettacolare.

C’è invece chi questa immagine la trova riprovevole, irrispettosa nei confronti della donna, la considera un insulto, un’offesa perché strumentalizza il corpo femminile allo scopo di ottenere maggior risalto in termini di tifo. Un corpo nudo senza testa che svilisce la donna riducendola solo al suo corpo o ancor peggio alla sua vagina. Presenti sugli spalti naturalmente anche numerose tifosi di tutte le età: bambine, donne e anziane che assistono regolarmente alle partite e pagano il biglietto come i tifosi uomini. Per loro quanto vissuto deve essere stato un pugno nello stomaco. Questo modo di comunicare è offensivo e volgare, in quanto fa uso del corpo della donna per lanciare messaggi di bassissimo livello, perché si spera che “il meglio” non sia un corpo denudato, senza testa, senza cervello, che è chiamato a soddisfare sono il piacere fisico. Il richiamo sessuale alla vagina per elogiare la propria squadra è un messaggio comunicativo non solo squallido, ma anche irrispettoso nei confronti delle donne e diseducativo nei confronti delle future generazioni che si spera imparino a considerare la donna, ben più di una vagina. Chi scrive questa petizione fa parte naturalmente di quelle persone che si distanziano da una comunicazione volgare e offensiva come quella proposta dalla tifoseria bianconera e auspica che quanto avvenuto questo fine settimana non si ripeta.

I firmatari della petizione chiedono che:

1) la Dirigenza dell’hockey club Lugano faccia chiarezza sull’utilizzo del logo in questa coreografia, ma soprattutto si distanzi da quanto avvenuto e prenda posizione pubblicamente in merito all’atto di violenza che numerose donne hanno subito nel vivere questa offesa, facendo il possibile per promuovere un messaggio chiaro al proprio pubblico (la sua tifoseria in primis) mirato al rispetto nei confronti delle donne.

2) una rappresentanza degli ultras dell’hockey club Lugano si scusi nei confronti della società, non solo delle donne, per la coreografia proposta lo scorso fine settimana, e dia le necessarie garanzie affinché in futuro messaggi sessisti come questo vengono evitati;

3) la RSI, riferendo del derby, invece di considerarla una coreografia “hot” facendo oltretutto ironia sulla “fantasia dei tifosi luganesi”, aggiunga un commento che esprima come questa coreografia sia volgare e offensiva nei confronti della donna (vedi sito RSI 1 filmato della coreografia in questione), perché i mass media – in particolare quelli che rispondono ad un mandato di servizio pubblico – hanno un ruolo fondamentale nel trasmettere valori in termini di comunicazione.”

Nel frattempo la dirigenza dell’Hockey Club Lugano ha provveduto a scusarsi, come pure la RSI si è resa conto dell’increscioso atteggiamento dei cronisti sportivi presenti.

I responsabili del Dicastero sport, come pure il Municipio, forse non chiamati direttamente in causa dai petenti, non hanno preso posizione sull’accaduto.

Per le facoltà concesse dalla LOC chiediamo quindi al Lodevole Municipio:

★ Per quale motivo, considerato l’ingente investimento decennale nell’infrastruttura della Resega, da parte della città, non c’è stata una presa di posizione da parte del Municipio riguardo all’accaduto?

★ I responsabili del dicastero sport pensano di poter agire per evitare, in futuro, il ripetersi di questo genere di situazioni imbarazzanti?

★ Il Municipio pensa sia possibile incontrare la dirigenza dell’HCL per capire quanto e come si possa intervenire sulla tifoseria, per il bene dello sport e dell’educazione, per mezzo dello sport? Se no, per quale motivo? Sono previste delle strategie di sensibilizzazione che vanno in questa direzione?

★ Quali e quanti investimenti sono richiesti e/o previsti nel prossimo futuro per la Resega? Quali di questi non saranno decisi dal Consiglio comunale, ma unicamente dall’ Esecutivo ?

★ È stato discusso il tutto con la dirigenza bianco-nera? E se sì, quali gli esiti di queste discussioni? Sono stati individuati i responsabili di una simile riprovevole azione, che si chiede, per mezzo della petizione, presentino scuse pubbliche per il loro operato ?

★ Il Municipio pensa sia possibile agire con la dirigenza dell’HCL per capire quanto e come si possa intervenire sulla tifoseria, per il bene dello sport e dell’educazione, per mezzo dello sport? Se no, per quale motivo? Sono previste delle strategie di sensibilizzazione che vanno in questa direzione?

★ Si può considerare il dispositivo di sicurezza della pista sufficiente? Chi ne è responsabile?

Firmatari

Sara Beretta Piccoli
Nicola Schönenberger
Simona Buri
Fausto Gerry Beretta Piccoli