jack-pura-smOrio Galli ha compiuto da poco 75 anni. Se mi permetto di dirlo… è perché lui stesso lo ha fatto sapere a tutti. Ci siamo incontrati una domenica di settembre, a Caslano, nella sua casa. Mi ha dato l’impressione di essere, ancora e sempre, una persona con un immenso bisogno di esprimersi. “Quest’uomo fa al caso mio” ho subito pensato. Dopo tutto, non ho scritto io stesso “Mi interesso a coloro che parlano“? Questa frase mi è valsa la lode di Giovanna Masoni.

Un’intervista di Francesco De Maria.

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Non le è mai capitato, davanti alla necessità di produrre una vignetta, di esclamare disperato: “Non mi viene neanche un’idea!”

Orio Galli  Premetto che le vignette (meglio sarebbe chiamarle “dessin de presse”) non hanno mai avuto una parte principale nella mia attività professionale: quella del grafico (vedi anche: ”Orio Galli – 50 anni di graphic design”, Ed. Poncioni, Losone, 2015) che si occupa in primo luogo di comunicazione visiva e pubblicitaria. Mestiere questo che ho esercitato per più di dieci lustri e che mi ha permesso di vivere e di mantenere pure, credo dignitosamente, una famiglia (moglie e un figlio) con, sull’arco di circa mezzo secolo, anche cinque cani boxer e, agli inizi, pure di un paio di conigli e di galline. Le idee non mi sono comunque fortunatamente mai mancate. Mi è capitato piuttosto di averne a volte in eccesso, e qualche volta pure troppo in anticipo (anticipat…orio?), non riuscendo sovente così a diffonderle come avrei desiderato… Non so se questa possa essere considerata «disperazione». Sarei stato sicuramente un disperato se avessi disegnato solo delle “vignette” (soprattutto, come ora, gratis…) mentre altri, nel contempo, coltivavano silenziosamente la loro profumata e abbondante“vigna”.

orio-3aSaprebbe scrivere un racconto umoristico (senza immagini)?

OG  Ogni tanto, almeno in parte, ci provo, con qualche pezzo per alcuni giornali. Ma più che di umorismo mi sembra trattarsi di satira, che è un po’ un’altra cosa. I miei sono comunque solo tentativi di scrittura…, partendo da cose viste, lette, sentite, vissute… Lascio volentieri ad altri il piacere di praticare la narrativa, o la fiction seriale (de gustibus…). La realtà mi offre già da sola così tanti spunti di riflessione. Importante è riuscire a vederli, svilupparli, mediarli…

Giunto nella sua carriera ai tre quarti di secolo, lei si sente pienamente apprezzato per ciò che ha fatto nella vita?

OG  Direi di sì, anche se certe ambizioni di chi vive e lavora in provincia rimangono in buona parte nel mondo dei sogni. Non sono comunque per natura mai completamente soddisfatto di ciò che faccio, e naturalmente di conseguenza veramente appagato. Ma credo che questo sia un bene, altrimenti sarei già morto da un pezzo. Intendo morto sul piano creativo, senza più idee. Anche se purtroppo oggi le idee contano sempre purtroppo meno rispetto a molto tronfio, arrogante e ottuso potere.

Lei ha creato vignette per il Mattino della Domenica. Lei è dunque un populista?

OG  Guardi che pure sul termine – populista – ho già realizzato alcune vignetta: vada a cercarle. E poi quasi tutte le definizioni che terminano con qualche… ismo mi fanno venire l’orticaria. Siccome però mi sento coinvolto e partecipe di tutto ciò che accade all’intero genere (popolo) umano… decida pure lei. Essere considerato popolare comunque non mi dispiacerebbe.

È in grado di demolire un politico con una vignetta?

OG  Ogni tanto ci provo, ma a quanto pare con scarsi risultati. (Per far della satira ci vuole sempre una bella dose di cinismo ma in fondo è pure necessario saper coltivare anche un discreto amore per l’intera umanità…). Se comunque un politico si lasciasse demolire da una semplice vignetta dovrebbe trattarsi di un politico di scarso valore: meglio dunque che dalla scena abbia a scomparire al più presto. Il dramma è però che spesso rimangono per troppo lungo tempo in vista soprattutto i politici peggiori.

Se le dicessero: può mettere alla berlina uno solo di questi 5 partiti, quale sceglierebbe: PLR, PPD, PS, Lega, UDC ?

OG  Non avrebbe una domanda di riserva? Comunque ci provo lo stesso. Su una berlina di lusso, anche se lei qui non lo cita, metterei tutto il Pd, abituato da lunga pezza ad andare solo con le pezze ai piedi… Mentre su di uno sgangherato torpedone farei stare l’intero PS, rimasto ormai quasi più senza benzina, in particolare, – con la partenza del «se S’ha–voja… –, di quella verde.

Quale politico ticinese può darle lo spunto migliore per una caricatura?

OG  D’accordo che avendo compiuto i 75 (per cena mi accontento ormai di una semplice minestrina…e di un pezzetto di formaggio) non posso più attendermi troppo dalla vita. Però lei sta di nuovo mettendomi in grosse difficoltà, anche perché su tutti gli attuali consiglieri di stato potrei fare una buona (cattiva) “caricatura”. Ma se ora lei ne pretende da me proprio una, per aggirare l’oliva dell’ extra vergine olio Bertol…, gliela farei su quel tale che – per mia fortuna – non potendola oggi direttamente vedere non riuscirebbe probabilmente neppure a schivarla. Le basta?

Se io scrivo: “L’onorevole XY è un ladro e un figlio di p…” faccio satira?

OG  Direi proprio di no. Questi sono insulti, calunnie, cavolate…, maldicenze. (E le p…, con i loro figli, meriterebbero molto più rispetto e comprensione). La satira è invece ben altra cosa. La vera satira dovrebbe sempre e solo colpire il potere (qualsiasi genere di potere) o quella persona che quel tipo di potere in quel momento incarna e rappresenta. Non dovrebbe invece colpire l’individuo privato (uomo o donna) in quanto tale. E poi la satira sarebbe meglio se nascesse da fatti noti più o meno a tutti, riconosciuti ufficialmente, e non da illazioni, pettegolezzi, o semplici voci di corridoio…

Le sarà capitato, magari raramente, di vedersi rifiutata una vignetta. Può farci un esempio concreto?

OG  Rarissimamente mi è capitato, e nei pochissimi casi ciò dipendeva dal contesto: indirizzo politico–filosofico dell’organo di informazione e/o dei suoi responsabili. E i temi più sensibili –secondo le mie esperienze– rimangono ancora oggi principalmente certi tabù, come il sesso, la religione, la morte. Tre soggetti “difficili” da trattare, anche perché tra loro strettamente connessi. Ma che, anche per questi motivi, sono tra quelli che maggiormente mi appassionano. Eccole comunque un esempio concreto di una vignetta che mi è stata rifiutata, e che avrebbe dovuto apparire sul Mattino di alcuni anni fa in occasione della domenica di Pasqua. Sotto un Cristo in croce avevo disegnato un omino che così chiosava: « Questo sì che è un vero precario, e per di più da circa duemila anni…»**. A mio avviso una tra le più profonde e graffianti che sia riuscito, tra le numerosissime, a fare.. Ma la satira per essere accolta, compresa e apprezzata richiede anche un certo grado di intelligenza, di cultura e di sensibilità…

** Pensandoci bene, sotto quella vignetta con il Cristo crocefisso avevo forse scritto:
<<… altro che precario…,
questo ha il posto fisso nientemeno che
da circa duemila anni…>>

Ha mai subito una vendetta per aver pubblicato una vignetta tagliente?

OG  Queste vendette, se mai fossero messe in atto, risulterebbe molto difficile riconoscerle, e ancor più dimostrarle, provarle… Anche perché la “mafia” oggi uccide sempre più con il silenziatore.

Ha mai sentito dire in giro che “il livello della politica è terribilmente scaduto”? Che cosa ne pensa?

OG  Penso che i “consumatori” dovrebbero venire protetti, almeno con una data di scadenza. Questa domanda andrebbe però forse girata all’ ACSI, o a “Patti chiari”, quelli del Mammone (da non confondersi con qualche pappone solidale di mammona).

Quanti partiti politici ha avuto nella sua vita? (niente bugie!) 

OG  Una volta, quelli che “andavano a casotto”, lo raccontavano poi anche alla moglie o alla fidanzata? Ricorda cosa dicevano per far votare DC in Italia quando giravano ancora i ritratti di “baffone”? Che nella cabina elettorale solo il Signore (Dio) ti vede. Oggi, col voto per corrispondenza, ti vede anche la tua signora.

Quanto pesa la comunicazione nel successo di un partito politico?

OG  Può pesare parecchio, ma alla fin fine, anche il Gigi di Viganello riesce a far di conto tirando le somme senza troppa comunicazione. E poi, mi scusi, ma proprio lei che è un matematico dovrebbe saper bene che i voti non si pesano ma si contano. A meno che anche la calcolatrice sia stata truccata…

Secondo lei i socialisti hanno senso dell’umorismo?

OG  Le sinistre hanno secondo me meno senso dell’umorismo delle destre. Anche perché le destre, più consce del peccato – a partire da quello ”originale”…– risultano generalmente più tolleranti, mentre le sinistre – molto più dogmatiche – considerandosi spesso vergini e innocenti (ah, le santerelle…!) si dimostrano di solito anche più intransigenti; e quando usano la satira, lo fanno sopratutto in chiave strumentale, ben più delle destre. Non ha mai notato, caro professore, come la sinistra sia spesso più tristanzuola e meno allegra (se non nella gestione degli altrui profitti) della – da loro – sempre vituperata destra?

Perché il sesso è così importante nell’umorismo? Nelle sue vignette c’è poco o tanto sesso?

OG  Ah, il sesso! Dovrebbe prossimamente apparire uno dei miei librini di epigrammi “galligrammi d’orio” intitolato – C’EST XY BON! – (Edizioni Ulivo, Balerna) dedicato proprio a questo tema. Soggetto del quale tengo ancora abbondanti materiali inediti nel cassetto (e non solo…!). Il sesso rimane in ogni caso uno dei più importanti motori per far girare con la vita il mondo. Soprattutto dalla vita in giù. Ho però l’impressione che molti oggi preferiscano stare immobili, anche dalla vita in su. Bisognerebbe poi aggiungere che il sesso, negli umani, nasce innanzi tutto in testa, e solo in un secondo tempo con l’ ”analogico”. Ma oggi hanno quasi tutti la testa – e pure gran parte del loro corpo – assorbiti quasi completamente dal virtuale. Si rende conto di come io – dopotutto – facendo ancora molte cose a mano (insegno pure calligrafia nei Corsi per gli adulti), riesca ancora a rimaner virtuoso?

Perché il Corriere del Ticino non pubblica vignette?

OG  Dillena una volta mi disse che era sempre alla ricerca… del vignettista che fosse di suo gradimento. «Campa cavallo…», pensai. (A proposito, Dillena – per chi non lo sapesse – è uno che pratica con passione l’ippica…). Non so invece cosa ne pensi al riguardo Pontiggia. Forse la domanda andrebbe però posta alla signora Matilde, piuttosto che ai suoi Soldati o, meglio, ai suoi soldatini.

Per finire, prenda giro Ticinolive con una vignetta!

OG  Eccola – tutta per lei – caro professor Francesco!

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