Per la prima volta in 4 mandati, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahou avrà a che fare con un presidente americano repubblicano.

Il 20 gennaio 2017, Netanyahou avrà finalmente un presidente americano repubblicano quale interlocutore. Lui stesso è stato sovente definito un repubblicano e diversi osservatori delle relazioni tra Stati Uniti e Israele ritengono che aspetti con impazienza il 20 gennaio, quando Trump sarà a tutti gli effetti l’inquilino della Casa Bianca.

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In diverse occasioni Trump ha promesso di sostenere in maniera assoluta lo Stato di Israele, ha promesso di non cercare di imporre a Tel Aviv una soluzione sul conflitto israelo-palestinese, ha criticato l’accordo nucleare iraniano, si è impegnato a trasferire l’ambasciata americana a Gerusalemme e ha tolto dal programma repubblicano la soluzione dei due Stati sovrani.

Netanyahou conosce a stima anche Mike Pence, il prossimo vice presidente, che notoriamente è un sostenitore di Israele. Inoltre, alcuni dei nomi che faranno probabilmente parte del governo Trump sono apprezzati dal primo ministro israeliano, come Newt Gingrich e John Bolton, con uno dei due che diventerà Segretario di Stato e Rudy Giuliani, a cui dovrebbe andare la carica di Procuratore generale. Altri, nella cerchia di Trump, sono conosciuti per il loro dichiarato sostegno a Israele e a Netanyahou.

Però Netanyahou sa anche che Trump è imprevedibile e potrebbe cambiare la sua visione politica per il Medio Oriente. Il primo ministro non ha dimenticato che Trump aveva anche dichiarato che sulla questione tra Israele e Palestina vuole restare neutrale, o che intende chiedere a Israele di rimborsare i miliardi di dollari di aiuti militari ricevuti in prestito dagli Stati Uniti.

Mercoledì 9 novembre, qualche ora dopo l’annuncio della vittoria di Trump, Netanyahou ha pubblicato un video con un messaggio di auguri e nel quale ha definito Trump “suo amico”. In un comunicato pubblicato dopo un loro colloquio telefonico, l’ufficio del primo ministro ha detto che i due uomini “si conoscono da molti anni”.
Non esiste una prova pubblica di questa amicizia, a parte un messaggio video registrato da Trump nel 2013, prima delle elezioni della Knesset, in cui aveva definito Netanyahou “un tipo formidabile”.