Come Pensiero del giorno scegliamo oggi una decisa risposta che il Vice Sindaco di Lugano on. Michele Bertini ha fornito all’intervistatore John Robbiani (intervista pubblicata sul CdT di giovedì 15 dicembre).
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Michele Bertini con Alex Farinelli, oggi Sindaco di Comano
John Robbiani Il suo partito ha accusato la maggioranza relativa leghista di «terrorismo finanziario» e di utilizzare i conti in rosso per «non dover fare». Che ne pensa?
Michele Bertini È stato secondo me un grande errore. Tanto tuonò che non piovve. L’immagine di Lugano è stata compromessa sull’altare di due anni in cui, e parlo di Municipio (di cui sono parte) e non di Lega o PLR, si è parlato di fallimento e sembrava che tutto stesse andando a rotoli. A quale prezzo? Quali sono state le conseguenze per questa forma di comunicazione? Io le misuro quando incontro la popolazione. Ad esempio qualcuno dice che ci sarebbe da pitturare una sala per gli anziani ma poi aggiunge: «ok, probabilmente però non avete i soldi per farlo». Ci siamo fatti male da soli e lo si nota anche nei concorsi per le assunzioni: l’attrattività della nostra amministrazione è molto diminuita e al suo interno talvolta c’è disorientamento. Abbastanza normale se si considera che fino all’altro giorno si parlava di fallimento e ora si vuole fare la grande città da 90.000 abitanti. Il tutto portando avanti misure di risparmio di forte impatto per l’immagine di Lugano (come la chiusura dei gabinetti pubblici) ma in realtà poco significative dal punto di vista del risparmio vero e proprio. Sono davvero preoccupato per questo danno di immagine per Lugano, che ha anche delle conseguenze pratiche. Altrove non ci vedono più come la città trainante del Cantone, anche se in realtà lo siamo sempre. Se si vuole bene alla Città si è colpiti nell’orgoglio: Lugano non chiude certo gli occhi di fronte alle esigenze dei suoi cittadini.