Desio Rivera è una personalità estremamente originale, fantasiosa e iperprovocatoria. Adesso è diventato anche presenzialista e facilmente lo potete incontrare al Lac, ai vernissages o agli aperitivi-evento.

Ha pubblicato anche su Ticinolive interessanti e competenti recensioni cinematografiche.

Ebbene, ciò che Desio ha scritto poco fa sul web è totalmente privo di senso. “Sono cose che dice solo lui” (Foa). Ma siamo impazziti? Desio Rivera rinunci a un caffè (ne beve già in eccesso) e con i soldi risparmiati si comperi una copia del Corriere del Ticino di martedì 20 giugno.

Poi legga attentamente alle pagine 2 e 3.

Poi clicchi e si legga anche quest’altro:

Poi si cosparga il capo di cenere oppure (variante) vada a cena con Bosia (oro incenso e) Mirra.

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DESIO RIVERA  Marcello Foa, sono cose che dice solo lui. Ma quali fonti ha? Troppa creatività unidirezionale, mi pare proprio. La Germania, con Hitler, ai tempi di Hitler, ha senz’altro realizzato completamente ideologie populiste che, adesso, tra l’altro, riemergono, anche negli scritti di Foa. Poi, vinti, straziati, delusi, perdenti, nel 1945 il popolo germanico ha capito tutto e ricominciato a vivere, non dimenticando e promettendosi: “Mai più”. E, infatti, solamente tra le ultimissime generazioni, una minoranza, quelli che “i genitori sono m….”, ritornano certe “voglie” di nazismo e conseguenti movimenti populisti. Ma, la stragrande maggioranza, anche se non c’era, ricorda e sa. Per questo, le “aperture” mentali, da dopo-catarsi-anti-nazismo-populismo-xenofobia-non etero-diversi-e così via, a uno come Foa, sembrano impossibili se non “guidate” da fantomatici servizi segreti e complotti che tanto piacciono a lui. Per giustificare idee orribili che gli passano per la testa.