Tratto da “Il Ticino che vorresti” (pagina FB). Il testo non impegna la Redazione (che lo giudica comunque interessante e meritevole di pubblicazione).

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(resp. della pagina)  Chi ci scrive questa e-mail è una delle tante persone estranee e del tutto innocenti allo scandalo Argo1, ma che ne subisce le conseguenze.

“Sono ben 17 anni che lavoro come agente di sicurezza in una ditta Svizzera che si definisce leader nel mercato. Mi sento di voler accentuare il fatto che la mia è forse l’unica ditta seria e corretta in questo assurdo mercato della sicurezza privata ticinese, ditta che non impiega frontalieri inesperti e mal pagati ma residenti con un salario dignitoso. Io non sono qui per accusare nessuno, non sono un giudice. Scrivo al vostro gruppo questa e-mail per denunciare un vero accanimento da parte dei media alla nostra categoria di lavoratori. Oltre a ciò il danno creato dallo scandalo argo1 all’immagine pubblica e privata di ogni agente in servizio ogni giorno in Ticino. In quest’anno che sta ormai per finire, ci hanno molte volte deriso, offeso, maltrattato come non era mai successo prima. Paolo Beltraminelli e il suo dipartimento DSS meriterebbe di essere denunciato per questo.

Vorrei dire a tutti i cittadini ticinesi che fare l’agente di sicurezza in Ticino non è un lavoro facile, ci sono molti sacrifici dietro e grazie alle ditte che ci spediscono di notte e di giorno in tutto il Ticino, anche se involontariamente, collaboriamo attivamente con migliaia di segnalazioni alla polizia per migliorare la difesa pubblica. Lo facciamo volentieri perché vogliamo bene a questo cantone e ci sforziamo di dare ancora più tranquillità dove riusciamo a passare, anche grazie a una polizia sempre molto attenta e rispettosa nei nostri confronti.

A noi non ce ne frega nulla dei bei discorsi di Beltraminelli o di Dadò. Chi sbaglia dovrebbe avere almeno il buon senso di dimettersi senza trascinare con sé a fondo un’intera categoria di padri di famiglia che vivono grazie a questo è che nella maggioranza dei casi ne vanno anche fieri. Chiedo a tutta la popolazione del nostro cantone di aver più rispetto della nostra uniforme e di noi come persone.

Chiedo a tutti i giornalisti che in questi mesi hanno parlato solo male, danneggiando la nostra categoria e non pubblicando le notizie buone che sono tantissime, di ridarci credibilità all’occhio pubblico.

Chiedo al direttore del DSS Paolo Beltraminelli di dare le dimissioni e prendersi la sua responsabilità politica e amministrativa nel confronti dei suoi stessi elettori.

Chiedo all’amministratore di questo gruppo riservatezza e quindi di non pubblicare il mio vero nome per non avere altre conseguenze negative.

Scusatemi per lo sfogo e grazie della vostra tempo e della vostra attenzione.”
(un agente di sicurezza ticinese)