La banca UBS, che ha sede anche a Manno, ha deciso di espandersi nel business center investendo in Ticino sul proprio sito in un centro di ricerca sull’intelligenza artificiale. L’investimento è mirato anche a trarre vantaggio sviluppando applicazioni concrete per la piattaforma informatica UBS Svizzera dedicate all’analisi dei dati e la gestione dei rischi.

L’espansione a Manno fa parte del completamento delle strategie di nearshoring di UBS cercando di trasferire personale di back-office da Zurigo ad una località più economica.

Ma questo investimento non è accompagnato da trasferimento di posizioni e lo staff verrà attinto dalle università USI e SUPSI valorizzando gli studenti altamente qualificati nel settore tecnologico. Inizialmente 20/30, sono destinati a diventare 80 nel massimo della sua espansione.

La banca UBS prevede così di aumentare la forza lavoro presso l’attuale Centro soluzioni aziendali di Manno da 160 a 240 dipendenti. Questo differisce quindi dalle scelte fatte per gli hub di Schaffhausen e Biel dove prevedono di trasferire 1’400 posti di lavoro da Zurigo.

Secondo Harald Egger, responsabile di Group Sourcing presso UBS, la scelta del luogo è stata Manno perché vicino all’Università della Svizzera Italiana, che gestisce già un istituto di intelligenza artificiale leader e rispettato a livello mondiale.

L’istituto IDSIA, infatti, fondato nel 1988 dall’industriale italiano Angelo Dalle Molle, fa parte oggi dell’Università di Lugano ed è specializzato nell’apprendimento automatico, nell’elaborazione della ricerca, nella raccolta dei dati e nella robotica. Proprio quello di cui la grande banca ha bisogno per questo nuovo centro. Le istituzioni finanziarie infatti sono sottoposte sempre più a forti pressioni per rendere i loro processi più efficienti e digitalizzati.

Tra le altre cose, il Ticino è stato scelto dalla banca UBS come alternativa alla Polonia per questioni di rischio e per la buona reputazione che l’istituto IDSIA gode nei circoli professionali.