Non ci sarà un LAC-bis (titolo originale)

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Riflessione interessante, che proponiamo al lettore, cui lasciamo il giudizio. Il problema è evidente. Di grandi progetti, importanti e, ancor più, necessari allo sviluppo della Città – non solo il polo sportivo, anche il polo congressuale, il macello… – si parla molto, si presentano progetti attraenti, si convocano conferenze stampa ma purtroppo… non accade nulla. Senza voler infierire, ci permettiamo di osservare che una certa inconcludenza si nota.

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Ohibò, si sta forse avverando la profezia di Michele Foletti? (“Progetto nato male che finirà peggio?”).

E’ chiaro che, se si mettono troppi paletti statalisti, magari dettati da ideologie radikalchic e gauche-caviar, poi gli investitori privati si dileguano! Non si può fare i nemici dell’economia privata e poi aspettarsi che i privati giungano a frotte.

I privati non arrivano per fare beneficienza, ma vogliono avere il loro tornaconto. Tanto più che con i (troppo) grandi poli sportivi già altre città svizzere si sono scottate. Già il Nano anni fa diceva: “No allo stadio formato Maracanà”!

Una cosa è chiara: non ci sarà un LAC 2, ossia un’altra struttura dai costi spropositati pagata interamente (o quasi) dal solito contribuente luganese. Le cui esigenze primarie “magari” non sono né il nuovo polo sportivo, e nemmeno il LAC.

Se per un motivo o per l’altro alla fine non ci dovessero essere i privati, giocoforza si tornerà con i piedi per terra e ci si accontenterà di interventi assai più modesti.

Lorenzo Quadri

https://www.laregione.ch/…/polo-sportivo-si-candidano-due-i