Che Salvini avesse la fissa delle divise, è ormai cosa nota. Che abbia una debolezza per il fascino del militare, è ormai un dato di fatto. Se poi lo eserciti sarà da verificare tra le sue elettrici (ma soprattutto tra i suoi elettori). S’intenda: se eserciti il fascino, non la professione del militare.

Pizzicato plurime volte dai paparazzi in divisa della polizia, dei vigli del fuoco, della protezione civile, dei carabinieri, Salvini non si da per vinto.

Non si è accontentato, questa volta il Ministro dell’Interno, di presentarsi, come soleva, alle feste di paese indivisa, no ha voluto di più: andare, in divisa, in Parlamento.

Ma c’è l’opposizione che preannuncia di denunciarlo. entrare in parlamento in divisa è reato. I regolamenti di Camera e Senato, dice Maestri, avvocato penalista, colui che vuole denunciare Salvini, vietano l’ingresso in divisa proprio per preservare le più alte istituzioni e la libera espressione democratica al loro interno.

La divisa ostentata a Montecitorio di Salvini, secondo Maestri ostenterebbe un ministro irrispettoso delle regole dello stato stesso.

In più, c’è chi aggiungerebbe il “reato” di usurpazione dei titoli: dalla divisa dei barracelli (Compagnia barracellare della Regione autonoma Sardegna) indossata dal ministro lo scorso 16 gennaio ad Alghero, a quella della polizia indossata ieri.

Salvini, non essendo militare né avendo fatto il concorso, aggiunge l’esponente del PD, Monica Cirinnà (la stessa che varò le leggi per le unioni civili e le adozioni gay) usurperebbe i poteri coercitivi delle forze dell’ordine.

Tra gli articoli del codice penale che il ministro avrebbe violato, c’è il 498, che sancisce come reato la contravvenzione di titoli e onori.

Ma a Salvini, immedesimarsi con le forze dell’ordine, piace. Capire perché, per quanto ne pensi io, resta davvero un enigma.