Orrore a Panama dove la polizia locale ha scoperto ieri una fossa comune contenente 7 cadaveri di persone uccise durante un rituale religioso della comunità Ngäbe-Buglé. Tra le vittime ci sono 5 bambini piccoli, la loro madre incinta e una vicina di casa della famiglia, una ragazza di 17 anni. A compiere gli efferati omicidi gli esponenti di una setta nota come “La nuova luce di Dio”. I predicatori avevano radunato alcuni indigeni in un ranch, li avevano picchiati, torturati, colpiti col machete e infine uccisi. Tutto per farli “pentire” dei propri peccati. Il leader della zona Ricardo Miranda si è espresso definendo la setta come satanica: “Chiediamo l’eradicazione immediata di questa setta satanica, che viola tutte le pratiche di spiritualità e di coesistenza nelle Sacre Scritture” ha sottolineato l’uomo.
La polizia è riuscita a salvare altre 14 persone tenute legate e torturate dai fanatici. Tutti sono stati trasportati d’urgenza in ospedale con un elicottero. Arrivati sul luogo dove si riuniva la setta, gli agenti di polizia si sono trovati ad affrontare una scena agghiacciante. Il procuratore locale Rafael Baloyes ha riferito: “La polizia era preparata ma gli agenti sono rimasti senza parole. Stavano eseguendo un rituale all’interno della struttura, c’erano persone legate, torturate. Il rito aveva lo scopo di arrivare a ucciderli se non si fossero pentiti dei propri peccati. Tra loro c’era anche una persona nuda, una donna”. Inoltre nell’improvvisata “chiesa” la polizia avrebbe trovato diversi machete, coltelli e anche una capra sacrificata.
Sia le vittime che i carnefici fanno parte della stessa comunità indigena. Stando a quanto riferito dai media, una delle persone sospettate sarebbe il nonno di uno dei bambini trovati nella fossa comune. Il macabro rituale sarebbe cominciato molti giorni fa, di sabato, quando uno dei membri della setta avrebbe avuto una visione, ricevendo “un messaggio da Dio” che gli avrebbe intimato di far pentire o uccidere tutti.
Al momento non è chiaro con quale chiesa fosse affiliata “La nuova luce di Dio”, l’unica certezza è che la chiesa evangelica operante sul posto ha negato ogni coinvolgimento.