Abbiamo partecipato alla conferenza stampa convocata oggi alle 15 a Palazzo civico dal Consiglio d’amministrazione di LASA. Erano presenti Filippo Lombardi (vice presidente del CdA), che ha presieduto la riunione; Marco Borradori (presidente del CdA e sindaco); Claudio Zali (membro del CdA e consigliere di Stato); Maurizio Merlo, direttore di Lugano Airport.

Prima di dare spazio al Comunicato ufficiale, che pubblichiamo integralmente, riassumiamo i punti fondamentali, aggiornati, della tormentata vicenda.

  • Lugano Airport SA verrà liquidata ma non fallisce (il liquidatore sarà l’avv. Emanuele Stauffer, presente in sala)
  • si procederà a una “transizione ordinata” verso i privati
  • la Città stessa, proprietaria dell’aeroporto e delle licenze, gestirà la transizione
  • ovviamente il Cantone esce di scena
  • i famosi “prestiti Coronavirus” garantiti dalla Confederazione non saranno richiesti
  • i creditori saranno tacitati
  • gli stipendi ai 72 dipendenti saranno garantiti (da LASA) sino a fine maggio
  • le votazioni del 28 giugno (cantonale e comunale) non si terranno (non avendo più oggetto)
  • nella fase di transizione si prevedono 13 o 14 dipendenti
  • l’aeroporto dovrà assicurare, in termini di prestazioni, “il minimo”, al di sotto del quale non si può andare pena la perdita della licenza
  • dal 1° gennaio 2021 dovrebbero (ma le prospettive non sono ancora chiare) subentrare i privati
  • l’aeroporto continuerà con l’aviazione generale, la scuola di volo, la RUAG, ecc. Se gli sviluppi dovessero essere favorevoli, altri 17 collaboratori potrebbero essere assunti.

In sala il clima era pesante e la delusione palpabile. “Oggi per me è un giorno molto triste” ha detto, comprensibilmente, il direttore Merlo. Il Sindaco, che per l’aeroporto si è battuto come un  leone ma che ha fallito nella sua “mission impossible”, merita l’onore delle armi.

Senza voler fare a tutti i costi i saputi, diciamo che la sconfitta era ben prevedibile. Inutile e troppo facile adesso maramaldeggiare sugli errori commessi, ci guarderemo bene dal farlo. Il non-lieto fine non ci rende affatto lieti, ed è un brutto colpo per la nostra amata Città.

Ora è tempo di leggere il Comunicato ufficiale del CdA.

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La crisi del coronavirus si somma agli altri ostacoli:
LASA chiede la liquidazione ordinata per mantenere in vita l’aeroporto

L’emergenza da coronavirus (COVID-19) ha determinato condizioni economiche tanto gravi da far precipitare la situazione economica dell’aeroporto di Lugano-Agno. Oggi, con ormai meno di un volo privato al giorno e con l’azzeramento di tutte le attività commerciali e aviatorie (dalla scuola volo alla manutenzione aerei a tutti i servizi accessori), la sostenibilità delle attività aeroportuali nella forma esistente non è più data. Si tratta di un colpo particolarmente doloroso, considerato che a gennaio e febbraio l’aviazione generale aveva fatto registrare un rallegrante aumento del 40% del fatturato. Il Consiglio di Amministrazione della Lugano Airport SA (LASA), sentiti i propri azionisti, si vede purtroppo costretto a chiedere la liquidazione ordinata della società.

Il messaggio municipale del 23 maggio 2019 per la ricapitalizzazione e il finanziamento del rilancio dell’aeroporto fino a fine 2024 era stato ridotto dal Consiglio comunale di Lugano a un finanziamento ponte limitato al solo anno 2020, con conseguente adeguamento del credito del Cantone.

I referendum cantonale e comunale lanciati contro entrambi i crediti – che avrebbero dovuto essere votati il 26 aprile e poi sono stati sospesi a causa della pandemia – hanno di fatto congelato la situazione, rendendo difficile la ricerca di soluzioni strategiche orientate al futuro. La successiva crisi del coronavirus:

– ha costretto le autorità a rinviare a fine giugno le votazioni popolari sui referendum, rendendo ancor più fragili le prospettive di riequilibrio di LASA nell’esercizio 2020 malgrado i previsti apporti di capitale;

– ha colpito pesantemente l’intero settore dell’aviazione civile, rinviando a data da stabilire le trattative per la ripresa di un volo di linea Lugano-Ginevra;

– ha colpito anche l’aviazione generale con una massiccia riduzione dei voli privati e il crollo totale dei ricavi d’esercizio di LASA.

Alla luce di queste circostanze, il CdA di LASA è giunto alla conclusione che nemmeno il milione di franchi in prestiti pubblici ipotizzato nella sua seduta del 30 marzo scorso sarebbe ormai sufficiente a coprire i bisogni di liquidità dell’intero esercizio 2020, anche in caso di esito favorevole delle due votazioni referendarie a fine giugno.

Il CdA ritiene pertanto improponibile chiedere dei prestiti che non potrebbero ragionevolmente essere rimborsati. Sentiti i suoi azionisti, propone dunque all’assemblea la messa in liquidazione ordinata di Lugano Airport SA. Tale soluzione le consentirà, con la realizzazione degli attivi residui, di versare gli stipendi ai propri dipendenti fino a fine maggio e di tacitare correttamente gli altri creditori della società.

Questa liquidazione ordinata consentirà pure di organizzare una transizione ordinata alla Città di Lugano – proprietaria del sedime aeroportuale e titolare della relativa concessione federale d’esercizio – delle attività e del personale indispensabili al mantenimento dell’aeroporto in condizioni di esercizio minimali. Lo scalo di Lugano Airport potrà dunque rimanere aperto – seppure con organico e orari ridotti – in attesa delle decisioni sulle future opzioni che prevedono di coinvolgere operatori privati nella gestione aeroportuale.

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Il Consiglio d’Amministrazione, con caparbio e pluriennale impegno, ha fatto tutto il possibile per giungere ad altre soluzioni, ma la realtà dei fatti, le scelte politiche, l’impatto della crisi del coronavirus e le esigenze di legge non lasciano aperte altre strade.

Con l’espletamento delle procedure di liquidazione il nostro CdA avrà terminato il proprio mandato e tiene a ringraziare direzione e collaboratori di Lugano Airport per l’importante lavoro di questi anni. La tutela dell’occupazione e della professionalità in aeroporto è sempre stata una delle nostre preoccupazioni prioritarie. Oggi auguriamo a tutti di trovare le soluzioni occupazionali più consone alle loro capacità e aspettative.

Lugano, 23 aprile 2020

Il Consiglio d’Amministrazione di Lugano Airport SA