Di fronte a una notizia cosi tragica e triste bisognerebbe avere almeno il buon gusto, se non di tacere, per lo meno di evitare di strumentalizzare l’episodio a fini politici. E invece la Gioventù socialista non si lascia scappare questa ghiotta occasione per scagliarsi contro l’esercito affermando – prima ancora che l’inchiesta abbia stabilito le cause – che la morte di questa giovane recluta poteva essere evitata. In attesa di capire cosa sia successo, limitiamoci tutti – GISO e Dr. Cavalli compresi – ad esprimere il nostro cordoglio di cittadini e la vicinanza ai famigliari così duramente colpiti da questa tragedia.

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“Omicidio di Stato” è stato scritto. Dunque lo Stato deve difendersi dall’accusa di omicidio.

Il fanatismo politico inibisce la lucidità, e questo – ma più nei giovani che nei vecchi – può servire da scusante.