Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

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L’ATG prende atto del cambiamento ai vertici della testata e constata che per i giornalisti che vi lavorano si tratta di un fulmine a ciel sereno, che mette fine bruscamente a un rapporto di grande fiducia tra il direttore uscente e la redazione.

La decisione dell’editore solleva alcuni interrogativi di fondo. Il primo riguarda il tema dell’esperienza professionale, visto che il nuovo direttore Daniel Ritzer sta attualmente seguendo il Corso di giornalismo della Svizzera italiana: lezioni che normalmente sono seguite da giovani colleghi alle prime armi con la nostra professione. ATG si chiede pertanto se non vi sia un certo azzardo nell’affidare la testata a una persona che può vantare soltanto una breve esperienza nel nostro ambito professionale. Continuiamo a ritenere che la figura del direttore o della direttrice di un quotidiano, e del suo sito online, debba rispondere ad alcuni criteri fondamentali. Uno come detto è quello dell’esperienza; l’altro è quello dell’autorevolezza professionale, il suo nome deve essere conosciuto nel Paese, nelle istituzioni e nella vita associativa. Gli editoriali e i commenti che sarà chiamato a firmare devono potersi fondare su una capacità di giudizio significativa della realtà locale, nazionale e internazionale. Si tratta di un ruolo che il nuovo direttore dovrà conquistarsi sul campo.

La nostra Associazione sottolinea la bontà del lavoro svolto dall’ormai ex direttore – e lo ringrazia vivamente per quanto fatto in questi due decenni – e chiede con forza all’editore di far sì che che venga mantenuta la qualità del lavoro giornalistico svolto finora dalla testata bellinzonese. Concludiamo con un auspicio, relativo ai due nuovi vice-direttori – Andrea Manna e Lorenzo Erroi. Un ruolo che viste le circostanze viene investito di una responsabilità particolare, anche a loro il compito, e i nostri auguri, di mantenere alta la qualità giornalistica de “laRegione”.

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A dire il vero già la notizia diffusa alla radio lasciava intendere che non tutto fosse andato liscio. Il comunicato dell’ATG, pur moderato nei termini, sembra esprimere disapprovazione. Indubbiamente una carriera che ti porti in un battibaleno da “corsista” a “direttore” può sembrare bizzarra, ma forse è solo una nostra impressione legata a una mentalità troppo vecchia e certamente superata.

I quotidiani  per il momento rimangono due. La Sinistra ne ha uno; l’Establishment ha il semi-ufficiale Corriere. La Destra dal canto suo ha un settimanale, un quindicinale e un congruo spazio su Facebook.