di Cristina T. Chiochia
Il pittore come eroe. I colori, la vita di Van Gogh in diretta facebook per presentare una mostra. Ecco l’ultima frontiera dei percorsi espositivi in Italia.
La diretta facebook per l’allestimento della “grande” mostra di Van Gogh a Padova, rappresenta bene la possibilita’ per il pubblico italiano di cambiare punto di vista, in una sorta di svolta a cui è stato obbligato dalla recente pandemia, di vedere la fruibilità museale a tutto vantaggio della fruibilità di quanto viene esposto.
E’ iniziata quindi il 23 settembre la grande mostra “Van Gogh. I colori della vita” (Padova, Centro San Gaetano, in mostra dal 10 ottobre 2020 all’11 aprile 2021 curato dal professor Marco Goldin.
Una mostra raccontata in diretta facebook, dal monitor alle pareti delle nove sale espositive, dove viene messo a disposizione tutto il lavoro di studio che è stato svolto negli ultimi anni, dall’ultima mostra di Van Gogh fatta dal curatore, a questo nuovo allestimento. Infatti, come recita il comunicato stampa “cominceranno a trovare il loro posto le quasi cento opere che compongono il percorso studiato da Marco Goldin, che della mostra è il curatore.La complessa operazione di allestimento si potrà, almeno in una sua parte consentita, seguire in diretta sulla pagina Facebook di Linea d’ombra”. Dalle opere ai dipinti, seguendo la suggestione delle immagini e dei disegni, su di un social network.
Molti si domanderanno perché. Ed a quale nuovo target, il “mondo delle mostre”, si rivolge. Sicuramente la diretta facebook proposta offre la golosa occasione di vedere delle immagini inedite del pittore e del suo lavoro, partendo dalla sua vita reale offrendola alla comunità digitale che diventa comunità. Ne è un esempio, la spiegazione in diretta facebook del curatore rispetto alle opere sulle miniere di carbone in Belgio, dove Van Gogh ha prestato servizio come predicatore-catechista per moltissimi anni, presso la piccola comunità di minatori che poi rappresenta in disegni e quadri.
Le dirette sono state messe online in programma mercoledì 23, giovedì 24 e venerdì 25 settembre, sempre alle ore 19.30, ma tuttora visibili online, offrendo uno spaccato di eccezionalità di questa mostra. Ed il comunicato stampa prosegue: “sarà lo stesso curatore a mostrare la bellezza della pittura di Van Gogh che verrà svelata dopo che i capolavori saranno usciti dalle casse dentro le quali sono arrivati da tanti musei. Ogni sera il collegamento sarà da una diversa sala dell’esposizione, consentendo così a tutti di cominciare a conoscere le varie sezioni.
Nel corso di queste finestre, Goldin mostrerà in anteprima alcuni dei molti capolavori riuniti al San Gaetano, commentandoli da par suo. Allo stesso tempo, si potranno percepire i segreti dell’allestimento e entrare nel dietro le quinte della grande mostra”.
Un aspetto interessante di come il mondo della cultura, nella vicina Italia, dal punto di vista museale, sta evolvendo con la tecnologia. Inoltre, sicurezza, climatizzazione, tutto rinnovato per il Centro San Gaetano di Padova che diventa sede ideale di questa mostra e un centro di sicurezza post pandemia per tutelare i visitatori con possibilità di ammettere il 55%- 60% dei visitatori in meno rispetto al normale ed accoglierli per la nuova mostra che si svolgera’ a Padova.
Interessante è il fatto che l’inagurazione si svolgerà il 1° ottobre 2020 ma la mostra si aprirà solo il 10 di ottobre, e nel mezzo , il 2-3 ottobre il curatore della mostra, ideata da Linea d’Ombra, Marco Goldin, accompagnera’ personalmente 20 persone per due turni, facendo un tour di 2 ore muovendosi liberamente per le nove sale della mostra.
In attesa dell’apertura ufficiale della mostra, dal 3 all’ 8 di ottobre, inoltre, si svolgerà anche una conferenza introduttiva, presso l’Auditorium del Centro, per sole 100 persone, causa distanziamento sociale (la sala solitamente ha una capienza di 250 posti), divise ulteriormente in piccoli gruppi di 20 persone ciascuno ed ogni 10 minuti, entreranno nella mostra.
20 visitatori in tutto, per la visita all’interno della grande mostra. Un’occasione quindi unica, nel reale, guidati da una specialissima audio guida che non si fonderà su un racconto della vita di Van Gogh con la descrizione dei capolavori esposti, ma sarà un vero e proprio racconto sala per sala. Anziché guardare il dipinto mentre la voce parla, ci sarà l’atmosfera di quella immagine.
Una mostra votata a mostrare la pittura come un processo di ricerca quella presentata su facebook in questi giorni, una sorta di testimonianza in questo periodo cosi difficile , che vuole non rendere vano il passaggio da virtuale a reale di questi mesi, anche nel mondo dell’arte. Quasi un percorso emozionale fatto di momenti “topici” che inizia come una sorta di primo schizzo “online” nella mente dell’artista sino al processo ideale del “poter cambiare idea” della mostra reale di Padova, ecco che Vincent Van Gogh non è piu’ il pazzo che si taglia l’orecchio, ma l’uomo che incontra l’umanità nell’arte, come se, da quel lontano essere catechista di paese, la sua figura umana quasi dovesse scomparire, come un telaio tra interno ed esterno della sua personalità, che racconta la vita e la morte, la luce e la realta’, in immagini simbolo.
Tra reale e virtuale di internet. Uno sforzo sicuramente da segnalare.