AN IDF RESCUE TEAM LOOKING FOR SURVIVORS OF THE CAR BOMB THAT BLEW UP THE AMERICAN EMBASSY IN NAIROBI, KENYA פיגוע טרוריסטי חבלני של מכונית תופת שהתפוצצה ליד בניין שגרירות ארה"ב בניירובי, קניה וגרמה לקריסת המבנה, לפצועים ולהרוגים רבים. בצילום, חיילי צה"ל וכלביהם, מיחידת החילוץ וההצלה של פיקוד העורף, מסייעים באיתור וחיפוש נפגעים שנלכדו בין הריסות השגרירות.
1998-Attentato all’ambasciata USA in Kenya

Il New York Times ha rivelato, con tanto di conferma da parte di fonti di intelligence, che il numero due dell’organizzazione terroristica Al Qaeda, il jihadista Abdullah Ahmed Abdullah noto come Abu Muhammad al-Masri, sarebbe stato ucciso lo scorso 7 agosto dal Mossad israeliano, per conto degli USA.

La sera del 7 agosto due killer in sella a una moto avevano ucciso a Teheran un uomo, un cittadino libanese, e sua figlia. Allora si era affermato che la vittima fosse un professore di storia ma stando agli ultimi aggiornamenti si trattava proprio di al-Masri, la mente dietro i  terribili attentati del 1998 alle ambasciate americane in Kenya e Tanzania. La figlia uccisa assieme a lui era Miriam, vedova del figlio di di Osama bin Laden, Hamza bin Laden.

L’Iran ha smentito la notizia, il ministero degli Esteri ha sottolineato che si tratta di un’informazione falsa, “un’invenzione”. “I nemici dell’Iran cercano di scaricare la responsabilità degli atti criminali di Al Qaeda e di altri gruppi terroristici della regione legando l’Iran a tali gruppi con delle menzogne e con fughe d’informazione ai media falsificate in tutto e per tutto”.

Abdullah, egiziano di 58 anni, è stato ai vertici di Al Qaeda, e stando a quanto riporta il NYT, era anche il “pianificatore operativo più esperto e capace non sotto custodia degli Stati Uniti o degli alleati”. Negli attentati da lui organizzati nel 1998, ben 224 persone avevano perso la vita e 5mila persone erano state ferite. Per la sua cattura le autorità federali americani avevano offerto una ricompensa di ben 10 milioni di dollari.

Se si confermasse vera la notizia, vorrebbe dire che Al Qaeda potrebbe aver perso due importanti leader negli ultimi tempi. Da poco infatti sta girando anche la notizia della morte per malattia di Ayman al Zawahiri, l’attuale numero uno dell’organizzazione terroristica. La veridicità di quest’ultima informazione è difficile na verificare, l’uomo infatti si è sempre nascosto molto bene negli ultimi anni e sulla sua testa pende una taglia di 25 milioni di dollari.