Moreno Capella   72

Claudio Luraschi   71

Petra Canonica Alexakis   70

Daniele Galliano   68

Andrea Gianini   68

Pablo Fäh   67

Nicola Respini   64

Arturo Garzoni   64

Chiara Borelli   61

Raffaella Rigamonti   61

Valentina Tuoni   60

Andrea Maria Balerna   59

Roberto Davide Ruggeri   57

Pamela Pedretti   51

 

Zaccaria Akbas   48

Anna Fumagalli   47

Francesca Piffaretti-Lanz   47

Margherita Lanzillo   46

Marisa Alfier   45

Si può osservare che questi ultimi candidati ottengono tutti all’incirca lo stesso numero di voti.

L’unico posto “libero” (detto senza o con ironia) è stato brillantemente conquistato da Francesca Nicora con 70 voti.

Il procuratore generale è stato confermato (prima) con 57 voti a favore e 21 astensioni. Un piccolo prezzo bisognava pagarlo.

* * *

Il Gran Consiglio poteva farlo, il Gran Consiglio l’ha fatto.

— “Tutti dentro o tutti fuori” era una facile previsione. E allora tutti dentro, con assoluta disciplina di voto.

— Che cosa farà il Consiglio della Magistratura? Bella domanda. Se stesse a sentire Pronzini***, dovrebbe dimettersi.

— La nostra opinione (che non conta) non è mutata di una virgola. Il Consiglio della Magistratura ha fatto ciò che era tenuto a fare. Ma ha “perso” perché ha dovuto subire tre contro-mosse efficaci:

— il disvelamento dei nomi in prima pagina, e conseguente scandalo: il colpo gobbo iniziale e decisivo

— le sdegnate accuse lanciate contro il CdM stesso; per intenderci: se il “sore di mate” mi dà un 3 o magari un 2, io accuso il sore di mate

— il rigoroso e rispettato accordo tra i gruppi, o le fazioni, nei corridoi delle Orsoline (nel senso del Mercato coperto).

*** Abbiamo visto il Gran Consiglio letteralmente in balia di Pronzini, e non è stato un bel vedere. Ci siamo chiesti: che cos’ha quell’uomo? O anche: che cos’hanno, di meno, gli altri?