Berna Zytglogge CovidКафигтурм (Тюремная башня)

Condividiamo pienamente l’opinione (e l’indignazione) di Franco Celio.

Il Consiglio federale è un organo collegiale (fa un gran comodo dirlo). Allora potremmo osservare (ma l’abbiamo già fatto, e se uno continua a ripetere le stesse cose alla fine si fa criticare) che nel Gremio supremo siedono due ministri UDC e due PLR : Parmelin, Maurer, Cassis e Keller-Sutter (controllato su Wikipedia). Qualcosa non quadra. 4 su 7 sarà una minoranza? Dal punto di vista matematico no. Abbiamo calcolato e trovato 57,1 %.

L’orrida pandemia mette l’UDC in difficoltà. Da un lato il partito grida ad altissima voce la sua opposizione alla politica del governo; dall’altro sembra che i due ministri UDC neppure esistano.

Ma forse non c’è soluzione. Adesso ascoltiamo Franco Celio, che ci scrive da “privato cittadino”. Beh, da poco lo è diventato!

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Foto Wiki commons (Sergey Ashmarin) – https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en

Sembrava, anche in base a notizie provenienti dall’estero, che il 28 febbraio fosse un po’ troppo vicino, per attendersi, entro quella data, la fine del feroce confinamento imposto  dalla Confederazione.

Quello che è invece totalmente scandaloso è il fatto che Berna – con una concezione del tempo veramente “bernese” – si dia ben un mese di tempo (31 giorni!) prima di EVENTUALMENTE degnarsi di riesaminare la questione! Di questo passo rinviando la decisione di volta in volta di un mese, si arriverà davvero a quei mesi di luglio o di agosto, che pare fosse nei desiderata del signor Berset! 

Siccome in Germania, grazie a un’intesa tra il governo federale e quelli dei Länder, è stato deciso il limite del 7 marzo per la completa “riapertura”, e siccome la Svizzera prende, non di rado, l’esempio tedesco, è sperabile che i governi cantonali pretendano, che entro il 7 marzo il Consiglio federale riprenda in esame la questione.

Franco Celio, Ambrì