Dopo oltre 12 mesi dal primo lockdown, e con davanti a noi ancora un breve periodo di incertezza, è ora di cominciare a pensare a come rilanciare il turismo per il distretto di Lugano.
L’impressione generale è che in questi anni Lugano abbia vissuto sull’onda lunga di un turismo che non c’è più, quello che era soprattutto legato alla piazza finanziaria, e che sia ancora alla ricerca di una sua precisa identità, con una intensa offerta di eventi a scapito, a volte, della qualità. Mancano, inoltre, anche diverse strutture per l’ospitalità ed un centro Congressi al passo con i tempi, che possano assicurare un turismo costante ed un prezioso indotto.
La città avrebbe bisogno di sviluppare un turismo tematico che possa caratterizzarla negli anni, permettendo lo sviluppo sul medio termine di un marketing territoriale efficiente, ed un piano di azione condiviso tra i protagonisti del settore: città, hotel, ristorazione, privati ed ente turistico.
Per turismo tematico si intende quella forma di vacanza con destinazione vincolata al luogo dove si svolge l’evento al quale si desidera assistere. Non è inteso quale itinerario o forma di turismo generale (es. culturale o enogastronomico) ma si basa su eventi ben definiti che rendono quell’area identificata con una manifestazione particolare, con elementi di unicità e un carattere distintivo del territorio nel suo complesso. Esempi di turismi tematici nel mondo sono il Carnevale di Rio o Lucca Comics o la Maratona di New York, dove il singolo evento cattura la presenza su diversi giorni di turisti che approfittano per visitare la città e godere della manifestazione. Il Locarno film Festival è l’esempio più vicino a noi, ma non dimentichiamoci che è giunto alla sua 74ma edizione, ragion per cui non si può pensare che la strada sia breve e, ancor di più, non abbiamo altro tempo da perdere.
A mio avviso Lugano potrebbe sicuramente caratterizzarsi con il turismo legato all’e-bike. Disponiamo di un evento, Lugano Bike Emotion, che ha saputo dimostrare un discreto successo nei suoi primi anni di proposta e che potrebbe diventare ancora più attrattivo se confermato come format. A questo si potrebbe aggiungere l’organizzazione di una tappa di gare internazionali come ad esempio la Enduro World Series (EWS).
Attorno a questi eventi (che bisogna avere la capacità e forza di promuovere nel tempo) abbiamo le montagne che ci circondano che offrono sentieri spettacolari da percorrere, sia da un punto di vista tecnico che paesaggistico; Lugano, che è perfettamente posizionata come tappa intermedia per una ciclovia nel cuore delle prealpi; in ultimo, il tema della mobilità lenta è presente in tutti i programmi politici, e dovrebbe beneficiare quindi del pieno e condiviso consenso.
Perché allora non caratterizzarci su questo settore che è in fortissima espansione (a livello internazionale) e gia’ gode dell’interesse dell’ERSL con il progetto Interreg E-Bike e della presenza del centro di competenza cantonale Mountain Bike?
Favoriamo lo sviluppo di strutture, alberghiere e B&B, certificate che possano ospitare i cicloturisti ed assisterli nelle operazioni di ricarica e manutenzione, costruiamo piccole piste cittadine di pump-track per i nostri giovani, cerchiamo un giusto collocamento per il progetto del e-bike park, creiamo una cultura condivisa e favoriamo un indotto locale legato anche alla vendita ed assistenza delle 2 ruote.
Carlo Regondi – Candidato PLR Consiglio Comunale di Lugano