Perché mi sono candidato al Consiglio Comunale di Lugano nel partito PLR

La mia attività ha un nome preciso esercente. Per me quello che conta, è la capacità con cui svolgo il mio lavoro di ristoratore; un lavoro discreto e silenzioso, ma molto impegnativo. Mi sono candidato per mantenere accesi i riflettori su due settori di attività a mio giudizio determinanti per lo sviluppo di una città come Lugano: il turismo e  la cultura.

Di progetti a Lugano per il rilancio del turismo, da anni, ce ne sono stati parecchi, dal Polo congressuale alla riqualifica del lungolago passando per una miriade di piccoli e medi progetti. Non sempre però, in sede politica, si ha una visione d’insieme organica.

Il mio obbiettivo è di creare una commisione formata da consiglieri comunali consultiva, con lo scopo di fornire elementi di valutazione e di riflessione alle varie autorità, un contributo concreto per incrementare l’industria del turismo e della cultura, che genera migliaia posti di lavoro (oggi superiori a quelli offerti dalle banche della Piazza finanziaria).

Mai come quest’anno viviamo una campagna politica così anomala, il covid ha seriamente limitato le nostre possibiità di movimento e le nostre capacità di scelta, ma non ci ha tolto la speranza in un futuro migliore. È l’occasione per esprimere le vostre opinioni e le vostre volontà, nelle urne. Per questo è il primo appello che faccio a tutti voi cittadini di Lugano di andate a votare.

Siamo ormai agli sgoccioli, il 18 aprile è alle porte, c’è chi andrà alle urne o chi voterà per corrispondenza; l’importante è votare! Non abbandonare il tuo diritto alla democrazia. Il tuo voto serve!

Il voto è la principale forma di libertà democratica che lo stato può garantire ai suoi cittadini: anche se per noi è qualcosa di normale, ci sono ancora oggi paesi e nazioni in cui vige un regime dittatoriale che, di fatto, nega ai propri cittadini la possibilità di scegliere liberamente da chi e come essere governati.

Cambia attegiamento, il tuo voto, può cambiare gli equilibri politici, esprimere male il proprio voto, con segni sbagliati, incompleti, votare scheda bianca o non andare a votare, equivale a confermare  il governo fotocopia.

RICORDATEVI È L’UNICO MODO CHE AVETE PER FAR SENTIRE LA VOSTRA VOCE, PER CUI È ASSURDO CHE CI RINUNCIATE.

Guido Sassi, candidato al CC, PLR Lugano, Lista 2.45