Città de Messico, 22.30 ora locale, linea 12 della metro dell’Aerotrén, la metropolitana sopraelevata della città. Passa il convoglio, crolla un ponte. Ventitré i morti accertati nella catastrofe, sessantacinque i feriti ricoverati in ospedale, come riferito dalla sindaca della metropoli, Claudia Sheinbaum.
Sul posto è arrivata anche una gru per cercare di facilitare le assai complesse operazioni di soccorso e per evitare che il treno potesse precipitare dal ponte crollato. Come dai video diffusi sui siti e sui social media, i vagoni del treno sono rimasti sospesi a mezz’aria mentre le sirene delle ambulanze risuonavano nelle vicinanze.
La struttura è collassata alle 22.30, ore locali, nei pressi della stazione di Olivos. La linea sulla quale è avvenuta la catastrofe, nei cui morti ci sono anche dei minori, doveva essere parzialmente chiusa già nel 2013, proprio per effettuare i lavori di riparazione dei binari.
Anche lo scorso gennaio il senatore del Partito Verde Ecologista Messicano (Pvem), Raul Bolanos-Cacho Cuè, aveva esortato il governo della capitale a effettuare una valutazione completa delle strutture di tutte le linee metropolitane, per prevenire disastri come quello, peraltro già avvenuto, lo scorso 9 gennaio quando era scoppiato un incendio.
Sono almeno 70 i feriti complessivi, alcuni dei quali ancora potrebbero essere intrappolati tra le macerie, infatti, solo 49 sono ricoverati in ospedale: tra loro ci sarebbero anche dei minori.
La sindaca Claudia Sheinbaum, intervenuta immediatamente sul posto, esclude però che ci possano essere persone intrappolate sotto le macerie, aggiungendo che “avvieremo tutte le indagini necessarie per scoprire le cause dell’incidente”.