Le parole del presidente Renzetti (pronunciate in occasione di un’intervista rilasciata a Luca Sciarini) hanno suscitato vivo allarme nei tifosi dell’FC Lugano, ma ancor più nel capo dicastero sport Roberto Badaracco e nel sindaco.
Il motivo della preoccupazione è evidente. Si tratta non solo dei destini della squadra sportiva leader della Città, ma dello stesso Polo Sportivo, che dovrà affrontare in settembre un difficile referendum sotto gli strali dell’MPS e di Fulvio Pelli. Un drammatico danno d’immagine potrebbe avere gravi conseguenze sull’esito della votazione.
“Serve un chiarimento immediato” dichiara Badaracco a LiberaTV. “Sono preoccupato e deluso” gli fa eco Borradori. Il motivo dello sconcerto è il più semplice (e classico) possibile: i soldi promessi non sono arrivati (Renzetti).
Volendo dar prova di ottimismo (che al momento non sembra prevalere nei commentatori) potremmo scrivere: non sono ancora arrivati.
Ticinolive pubblicherà a breve un articolo sul tema.
ULTIMA ORA
De Souza e Valbusa sono stati revocati all’istante e Angelo Renzetti torna “amministratore unico” della società. Quella che sembrava essere la soluzione dei problemi del Lugano è scoppiata come una bolla di sapone. Renzetti ha ammesso in sostanza di essere stato ingenuo, e per questo si è scusato, ma ha avuto anche parole di fierezza, rivendicando la sua buona fede. “Sono furbo ma onesto” ha detto.
Il Club è nuovamente ai piedi della scala ma il presidente si batterà come un leone.
E bisognerà anche vincere la votazione sul PSE. Quella vittoria, in verità, è compito della politica.