Dicono che in una sequenza di “Spencer”, di Pablo Larraín, in concorso alla Mostra del Cinema, Lady Diana mandi via la cameriera con la scusa di esercitare l’autoerotismo, per poi invece tagliare le pesanti tende della stanza, lasciando che i paparazzi la vedano.

È una scena forte, che contrasta con l’immagine di Diana che si copre (anziché esporsi!) dai teleobiettivi dei fotografi, e che ricerca l’esibizionismo.

Il regista cileno, già autore del film biografico Jackie su Jaqueline Kennedy, non ricerca l’accuratezza storica, quanto piuttosto, dietro le morti celebri, l’introspettiva anima incompleta dei protagonisti.

Dicono che Larraín immagini l’ultimo Natale di Diana prima della separazione dal principe Carlo. La principessa viene descritta in preda al disturbo alimentare, all’infelicità, alla nostalgia dell’infanzia. Che quasi folle, la principessa del Galles sembri felice solo quando scherza con i figli.

Dicono che il film non aggiunga niente al racconto della principessa, morta ormai 25 anni fa.

Dicono che Kristen Stewart, ex “Bella” nell’adolescenziale vampiresco Twilight, sia incredibilmente somigliante alla Principessa del Galles. Che sfili con tutti gli outfit più noti indossati da Diana in periodi diversi della sua vita.

Dicono che la morte di Diana, nel tunnel dell’Alma, non sia raccontata, se non per simboli, come quello di un fagiano schiacciato a morte da una sfilata di automobili.

La Stewart, 31 anni, si è presentata sul red carpet del Festival del Cinema di Venezia con un completo verde menta della collezione autunno/inverno 2021 di Chanel, maison di cui è testimonial da anni, con una tunichetta sovrapposta sui pantaloni.

Dicono sia un omaggio a Diana, anche per via di un raggio di sole che ieri come 41 anni fa avrebbe evidenziato la silhouette dell’attrice.  

Il 17 settembre 1980, infatti, il fotografo Arthur Edwards, da poco diventato royal photographer per il Sun, aveva avuto come missione quella di paparazzare la promessa sposa del principe Carlo.

L’allor giovanissima Diana Spencer lavorava in un asilo nido del West End di Londra. Edwards bussò alla porta, le chiese di uscire cinque minuti e di posare. Poi, spuntò il sole e le gambe della diciannovenne trasparirono nel vedo/ non vedo della gonna. Si disse che Diana rimase sconvolta da quel debutto così brutale e confessò a Carlo “non voglio essere conosciuta come la ragazza che non indossa la sottogonna”. E lui, come riporta Vanity Fair, forse fece spallucce già in quell’occasione.

Carlo, nel biopic, è interpretato da Jack Farthing, conosciuto al pubblico come George Warleggan, il “cattivo”, l’”antagonista” di Poldark, serie di successo della bbc, tratta dai romanzi del ‘900 di Wiston Graham, ambientati nella Cornovaglia del XVIII secolo. Il talento di Farthing nel ruolo dell’antagonista, affiancherà quello di bella e dannata della Stewart.