Intervista di Maurizio P. Taiana

L’ On. Tiziano Galeazzi, in carica da inizio settembre al Municipio di Lugano si lascia intervistare tra politica, progetti e visioni futuristiche, ma anche criticità  attuali già intravviste all’orizzonte. Ed eccolo in queste poche righe a darci le sue “prime impressioni” e a disquisire di vecchie e nuove proposizioni in questa intervista di Ticinolive.

foto di David Cuciz

Maurizio P. Taiana Un Malcantonese ci ha lasciati, e un Malcantonese è subentrato.  Aver toccato con mano una realtà rurale è un prerequisito necessario in Ticino per essere un politico vicino alla propria gente?

Tiziano Galeazzi Più che necessario lo trovo un valore aggiunto. La conoscenza del territorio è molto importante per avere un ampio quadro della realtà sociale, ambientale e culturale. Questo mi è servito e continua a servirmi a livello cantonale in Parlamento. Oggi è sicuramente un arricchimento anche per comprendere meglio un Comune come Lugano, nella misura in cui esso si suddivide in quartieri (ex Comuni aggregati con realtà diverse) che si devono plasmare con una città dalle dimensioni di Lugano.

Sempre restando sulle origini malcantonesi, cosa vorrebbe portare avanti, come discorso o qualità, del compianto Borradori ? E cosa invece vorrebbe cambiare  della linea promossa da Marco negli ultimi anni?

Marco in veste di Sindaco, con gli ultimi Esecutivi, ha tracciato una linea a medio-lungo termine come la “strategia 2018-2028”. Molti punti presenti saranno portati avanti sicuramente da tutti noi e con l’aiuto del Consiglio Comunale di Lugano. Il dialogo va anche esteso ai quartieri, sempre più importanti e con le cittadine e cittadini luganesi. Appartenendo a un partito politico come tutti, qualche idea, proposta e qualche critica l’abbiamo avuta pure noi, me incluso. Credo sia legittimo come d’altronde fanno tutte le formazioni politiche, poter potare una visione diversa o con altre sfumature rispetto ad altre visioni. Trovo comunque prematuro oggi pensare a “cambi di linea” o proposte di correzione, non essendo ancora totalmente integrato nel “ruolo” che ho assunto. Dopo tutto sono in Muncipio da una ventina di giorni.

Arriviamo ai banchi di Lugano: appena insediato e subito si monta la polemica sul dicastero «monco», con compagni di casacca che non lesinano frecciatine a presunti amici e muscoli ai…  “non così tanto amici”. Passo dovuto per il rappresentante di un partito che da anni ambiva al Municipio? Ci attenderà un Galeazzi ago della bilancia?

Con gli anni e qualche capello grigio in più, 🙂 ho imparato a migliorare l’arte del “funambolo” appeso a un filo e le doti da equilibrista, cercando di far scivolare meglio le critiche, come olio su una foglia, preferendo il dialogo in modo proficuo anche con chi ha vedute differenti dalle mie. Potrà quindi capitare che io possa essere su qualche tema, “l’ago dellabilancia” mentre su altri temi, “uno dei piatti della bilancia”. Le idee chiare le ho, cosi come l’UDC, partito a cui appartengo.

Noi, nei suoi dicasteri intravediamo tutta una serie di ruoli critici, spesso dimenticati dai profani, che in realtà comportano molte responsabilità: in particolare è sotto la sua guida tutto l’apparato telematico ed informatico della città, così come gli affari giuridici o ancora la sicurezza e la salute dei dipendenti dell’amministrazione di Lugano. Gestire concorsi,commesse, tutta la struttura informatica così come l’ambiente lavorativo in un periodo peculiare come quello che sta vivendo la sua città non la intimorisce?

Assolutamente no, anche perché seppur non abbia le finanze, ho comunque dei settori molto importanti che, agli occhi dei più, possono sembrare poco “visibili” ma per la gestione del buon governo e per il progresso cittadino e per il bene delle cittadine e cittadini, sono fondamentali. Cercherò di fare del mio meglio. Ringrazio già ora i capi divisione, capi servizio e tutte le collaboratrici e collaboratori del mio Dicastero, che da subito hanno compreso il mio spirito di apertura all’apprendere e voler collaborare positivamente con tutti loro e così anche con l’intera amministrazione comunale.

Abbiamo conosciuto, e chi dimentica è complice, un Tiziano Galeazzi vicino alla cultura e un po’ visionario. Isole di Lugano (con passerella) dutyfree, autosilo Balestra trasformato in una scuola all’interno di un polo tecnologico da far concorrenza all’ETH, una città per pedoni e ciclisti con un occhio di riguardo alla mobilità pubblica e sostenibile.

Diciamo che si sta referendo alla famosa visione “Lugano2040+” presentato a suo tempo con il collega di CC Albertini e l’amico Bartolini. Effettivamente avevamo immaginato una Lugano proiettata nel futuro, prendendo spunti da altre città del mondo. È stato un mix fantastico, toccava tutti i settori elencati da lei sopra.

Ed ecco che assieme a Lei, vediamo ritornare «il Tram»,  attendiamo al molo la conversione della splendida motonave Ceresio con propulsori elettrici, vediamo una cittadinanza che apprezza sempre di più monopattini elettrici e… la spiaggia di Borra-Borra con postazioni Grill pubbliche (e gratuite) per la cittadinanza con cui essa si diletterà tra partite di pallavolo e tintarella da Rivetta Tell al Lac.

Sì, avevamo immaginato un miglioramento dei mezzi pubblici a induzione elettrica e anche una “circle line” del tram che dalla pensilina Botta andasse verso Campo Marzio per poi salire lungo il Cassarate fino all’ex termica, per poi scendere da Via Trevano fino alla pensilina. In ogni modo il problema viario di Lugano è uno dei problemi fondamentali. Questo dovrà essere studiato e risolto nei prossimi anni in modo integrale. Così come oggi, al collasso, non andrà molto distante. Nel nostro immaginario abbiamo abbozzato un lungofiume Cassarate vivo con bar, ristoranti e chiringhiti stile Navigli a Milano. “L’isola artificiale che non c’è” in mezzo al Ceresio è stata forse l’idea più sexy che abbiano trovato i giornalisti durante la conferenza stampa. Un’isola artificiale con attrazioni varie (bar, ristorantini e un waterfront a 360 gradi) e attracchi barche. Luogo di partenza anche di navette elettriche per il trasporto, via acqua, delle persone tra un capo e l’altro della città. Non per ultimo un vivaio ad hoc per i pescatori.

 Mancano 19 anni alla sua Lugano 2040, le basteranno per far tutto?

Sicuramente no, ma poco a poco Lugano sta portando avanti diversi progetti che coincidono proprio con quella Lugano immaginata da noi tre (Galeazzi-Albertini-Bartolini nel 2019).

Quando ci stupirà con il progetto della Lugano Galeazzi Beach 3.0? Includerà anche Campione?

Mi dovrò consultare con Albertini e Bartolini ma sicuramente entro il 2099 🙂

 Torniamo alla Lugano e al Tiziano Galeazzi del 2021: ora che è “dall’altra parte”, ha una visione differente della città e dei suoi cittadini, le sue associazioni e le sue peculiarità che andranno traghettate attraverso le sfide future?

Fortunatamente no, le visioni non cambiano più di quel tanto, piuttosto cambia la prospettiva e la gestione delle tematiche. In consiglio comunale di regola arriva il prodotto tramite messaggi e questi vanno analizzati, discussi e poi difesi o meno in sede di seduta legislativa. Da questa parte in cui mi trovo si trova la “produzione” di questi messaggi o comunque altri strumenti gestionali per il buon funzionamento dell’amministrazione comunale. E posso garantire che il lavoro non manca. Per le sfide future ci sarà comunque tempo, ma va ricordato che le sfide ci sono anche nel presente e non sono poche, ma vannoaffrontate subito.