di Vittorio Volpi
Nomura è la casa di brokeraggio numero 1 in Giappone. Ha tentacoli in tutto il paese, una potenza nella Borsa. Cultura d’azienda molto forte, dinamica e competitiva. I suoi dipendenti fumano ancora molto e quindi l’azienda ha deciso di adottare delle direttive antifumo molto severe.
Le misure applicate sono giudicate da molti invasive e senza un sistema di monitoraggio, ma alquanto punitive. Insomma radicali.
Le istruzioni da seguire valgono non solo per i dipendenti che lavorano in ufficio, ma anche per quelli che praticano smart working, ovvero lavoro da casa.
Ovviamente la società ha motivato la sua decisione con il desiderio di proteggere lo stato di salute dei suoi dipendenti ed il comfort degli stessi che sia a casa che in ufficio. Per molti di loro invece la decisione è solo un disegno di Nomura di ridurre i tempi persi fumando. Una scusa per delle pause pagate che accumulate per migliaia di dipendenti sono un costo aziendale importante.
Una delle regole è veramente pesante. In genere il tempo concesso per fumare la sigaretta è di 15min, ma d’ora in poi chi fumerà non potrà tornare sul posto di lavoro per 45min, questo per evitare che si porti appresso l’odore di fumo il che costringe i fumatori ad usare la pausa pranzo. Sebbene queste nuove misure antifumo siano già in vigore da un po’ di tempo, Nomura va oltre, preannunciando la chiusura di tutte le sale fumatori all’interno dell’ufficio. Una misura draconiana che costringerà i fumatori all’esterno con i nuovi limiti di tempo di 45min. L’obiettivo di Nomura è di ridurre il numero di fumatori abitudinari dal 20 al 12% entro il 2025, in linea con il tasso dei fumatori nazionali che è sceso costantemente negli ultimi 20 anni.
In Giappone come sappiamo è il paese del “così fan tutte”, il trend, una costante, incomincia con un grande “pacesetter”, una guida che prende una decisione di cambio di passo. Gli altri guardano e poi seguono.
Il cambiamento coraggioso di Nomura verrà seguito a ruota. La AEON e la società di bevande Dydo Drink hanno subito adottato simili misure. Nel caso della Soft Bank il regolamento proibisce il fumo sia nella sede principale che nelle filiali o società consociate.
Una delle ripercussioni ricade sulla grande società, ex statale, Japan Tobacco che non sarà affatto contenta di questi sviluppi negativi per il suo business. La Nomura che ha intensi rapporti di lavoro ne avrà valutato le conseguenze, ma la Japan Tobacco sminuisce il problema. In un comunicato ha confermato che i suoi rapporti di lavoro con Nomura non cambieranno.
È comunque il segnale che le cose cambiano. Se si guardano le statistiche lo si evince. I giapponesi hanno una percentuale bassa di malattie cardiovascolari per varie ragioni, ma il cancro allo stomaco e quello ai polmoni sono tuttora cause di mortalità molto elevate.