Il “secondo miliardo di coesione”, che segue il primo e precede il terzo

La camera alta ha approvato ieri con 30 voti contro 9 il versamento del cosiddetto secondo miliardo di coesione all’UE.

Il voto si trasferisce oggi al Nazionale.

Il contributo era già stato approvato il 3 dicembre, accompagnato dalla clausola: “il versamento diverrà effettivo solo quando l’UE ritirerà le misure discriminatorie nei confronti della Svizzera”. Esempio classico: la cancellazione dell’equivalenza borsistica.

Ovviamente l’Unione si è guardata bene dal fare una cosa simile. Adesso la fierissima clausola viene lasciata cadere con nonchalance.

Ma se era per cedere in un modo tanto tapino, non sarebbe stato più dignitoso pagare senza tante storie (=clausole)?