Giampiero Galeazzi, storico telecronista sportivo e giornalista Rai, si è spento questa mattina, 12 novembre, all’età di 75 anni. L’ex atleta e conduttore televisivo era malato da tempo.

Il giornalista Gilberto Evangelisti gli aveva affibbiato il soprannome di Bisteccone per la sua mole (era alto 192 cm). Di origini paterne piemontesi, laureato in Economia, dal marketing e pubblicità della FIAT a Torino era divenuto professionista nel canottaggio, vincendo il campionato italiano nel singolo nel 1967 (che gli valse la medaglia di bronzo al valore atletico) e nel doppio con Giuliano Spingardi nel 1968.

Galeazzi (a sinistra) nel doppio del Circolo Canottieri Roma con Spingardi, campioni italiani assoluti nel 1968.

Era ancora attivo come atleta quando fu assunto dalla RAI come giornalista sportivo, grazie a Evangelisti. Cronista alle Olimpiadi del 1972 a Monaco di Baviera; effettuò la sua prima radiocronaca nella sua disciplina, il canottaggio.

Con la direzione del TG1 di Emilio Rossi, passò in televisione conducendo il telegiornale e altre trasmissioni sportive; nel 1986 fu l’inviato RAI all’incontro fra Gorbačëv e Reagan a Reykjavík, dove si trovava per l’incontro di Coppa dei Campioni fra Valur e Juventus.

Nel 1996 fu invitato da Pippo Baudo al 46º Festival di Sanremo 1996 e nello stesso anno prestò la voce a Mr. Swackhammer, antagonista principale del film Space Jam.

Fu memorabile il suo entusiasmo nelle telecronache in occasione delle medaglie d’oro nel canottaggio di Giuseppe e Carmine Abbagnale alle olimpiadi di Seoul 1988 e di Antonio Rossi e Beniamino Bonomi a Sydney 2000, e la sua partecipazione estiva a Notti Mondiali con Paola Ferrari, Maurizio Costanzo, in diretta da Piazza di Siena a Roma.

Si è spento a Roma il 12 novembre 2021, a 75 anni, come dichiarato dal direttore del Tg5 Clemente Mimun.