La giornalista palestinese di Al Jazeera a Jenin Shireen Abu Akleh è stata uccisa in Cisgiordania. Aveva 51 anni, era corrispondente per il canale televisivo con sede in Qatar dalla Palestina, dai territori occupati e da Israele.

La giornalista è stata colpita da spari alla testa nel corso di scontri fra miliziani palestinesi ed esercito israeliano nel campo profughi di Jenin in Cisgiordania.

Era assieme ad altri tre colleghi, tutti con elmetto, giubotto antiproiettile e pettorina di riconoscimento; eppure è rimasta vittima dell’attentato. Anche un altro giornalista, Ali Al Samoud, è stato ferito.

Per questo, anche su pressione dell’Unione Europea, sarà fatta un’indagine approfondita e indipendente per chiarire “al più presto tutte le circostanze di questi incidenti e che i responsabili siano assicurati alla giustizia”.

L’UE, infatti, condanna fermamente l’uccisione della giornalista palestinese-americana di Al-Jazeera, Shireen Abu Akleh, e porge le sue condoglianze alla famiglia, ai suoi amici e ai suoi colleghi, come riporta un portavoce della Commissione Europea in una nota.