Un attacco alla democrazia, così è stato definito l’omicidio dell’ex primo ministro Shinzo Abe dall’establishment politico giapponese. Oggi, gli elettori si sono recati alle urne per le elezioni parlamentari e il sentimento comune è quello di dare sostegno a Partito Liberal Democratico (LDP), in memoria del politico assassinato. Stando ai primi risultati, LDP ha conquistato per ora più di 63 dei 125 seggi in palio a scapito del Partito costituzionale democratico. Più seggi invece anche per il Japan Innovation Party, che vorrebbe una riforma pacifista della Costituzione. 

Intanto, l’assassino di Abe Tetsuya Yamagami, è comparso davanti ai pubblici ministeri per rispondere dell’accusa di omicidio. L’uomo ha già confessato e ha detto alla polizia di aver tentato di fabbricare anche una bomba, in aggiunta alle pistole artigianali trovate a casa sua e usate per compiere l’assassinio. Non sono ancora invece chiarissime le motivazioni che hanno spinto Yamagami a compiere il folle gesto. L’uomo ha riferito che non era spinto da motivazioni politiche. Sembrerebbe che la madre dell’assassino avesse fatto un’ingente donazione in denaro ad una organizzazione religiosa che in qualche modo era collegata ad Abe. Questo aveva portato la famiglia ad avere grossi problemi finanziari e ha generato rancore in Yamagami che ha deciso di vendicarsi uccidendo l’ex primo ministro. La polizia non ha specificato di quale organizzazione si tratti ma alcuni media ipotizzano che si tratti della Chiesa dell’Unificazione che  sembra avellere legami con il nonno di Abe.  

Shinzo Abe è stato colpito da un colpo di arma da fuoco durante un meeting elettorale a sostegno di un candidato del suo partito. Le sue condizioni sono subito apparse disperate ed è deceduto nell’ospedale dove era stato ricoverato subito dopo l’attentato, dopo quattro ore di tentativi di rianimazione. I funerali si terranno a breve a Tokyo e il segretario di Stato americano Antony Blinken sarà  presente alla cerimonia, assieme all’attuale premier giapponese Kishida.