L’ex consigliere dell’ex Presidente Trump, Steve Bannon, è stato dichiarato, da un tribunale federale di Washington, colpevole di oltraggio al Congresso per aver ostacolato le indagini della commissione che indaga sulla presa di Capitol Hill del 6 gennaio 2021, da parte dei sostenitori di Trump che non riconoscevano i risultati delle elezioni presidenziali del 2020.

La sentenza che deciderà la pena è per il prossimo 21 ottobre. L’ex consigliere di Trump rischia fino a un anno di carcere per essersi rifiutato di fornire testimonianze o documenti al comitato ristretto della Camera dei Rappresentanti che sta esaminando l’episodio.

Collaboratore e figura centrale della destra americana, Steve Bannon avrebbe disobbedito a un mandato di comparizione della commissione che sta indagando; il politico, 68 anni, è stato pertanto ritenuto colpevole, dalla giuria di un tribunale federale di Washington di due reati minori. Poiché ogni accusa di oltraggio al Congresso è punibile da 30 giorni a un anno in carcere, oltre a una multa da 100 a 100.000 dollari, il rischio c’è.

“Sono con Trump e con la costituzione”. Ha affermato Steve Bannon, fuori dall’aula del tribunale, assieme al suo legale David Schoen.

Per molti, tuttavia, l’attacco giuridico mira a screditare i Repubblicani. Il giudice distrettuale Carl Nichols ha fissato la data della sentenza che stabilirà la pena al 21 ottobre.