Grande spavento per la vicepresidente argentina Cristina Fernández de Kirchner, vittima di un tentativo di attentato lo scorso giovedì. La donna si trova nel quartiere di Recoleta di Buenos Aires, alle 21.00 ora locale, mentre rientrava da un’udienza del tribunale in quanto imputata in un processo di corruzione. La Fernández de Kirchner si era avvicinata a salutare un gruppo di sostenitori che si trovavano nei pressi di casa sua e in quel momento un uomo ha tirato fuori una pistola e ha cercato di spararle, puntato alla testa. Non è chiaro se l’uomo è stato fermato prima di premere il grilletto o se la pistola abbia avuto un malfunzionamento.

L’attentatore è stato immediatamente preso in custodia dalle forze dell’ordine e identificato come Fernando Andrés Sabag Montiel. Ha 35 anni ed è brasiliano, ma abita in Argentina dal 1993. Ha inoltre la fedina penale sporca, nel 2021 fu arrestato in quanto circolava con una macchina priva di targa e con a bordo un coltello dalla lama lunga 30 centimetri. 

Il presidente argentino Alberto Fernández ha dichiarato che si  è trattato de “l’incidente più grave accaduto da quando abbiamo recuperato la democrazia nel 1983” e ha aggiunto: “Cristina è ancora viva perché – per qualche ragione che non possiamo confermare tecnicamente in questo momento – l’arma, che aveva cinque proiettili, non ha sparato anche se è stato premuto il grilletto”. Su questo punto tuttavia la polizia non si è ancora espressa e anche i media sono divisi. Dal video girato da uno dei presenti sembrerebbe che il grilletto sia stato premuto almeno una volta. 

Alcuni media hanno messo in evidenza che sui suoi profili social, Montiel si dichiara un “cristiano che va in chiesa” e che su molte foto si possono notare dei tatuaggi che richiamano la simbologia della Germania nazista, come il sole nero. 

La vicepresidente Cristina Fernández de Kirchner ha 69 anni e ricopre la sua carica dal 2019, mentre tra il 2007 e i 2015 è stata presidente dello stato.