La Pandemia – detta anche lo stramaledetto Virus cinese – può fare del bene. Ad esempio, essa ha “generato” questa raccolta di vignette, edita in 1000 copie (tutte esaurite) messe in vendita a scopo benefico, e di conseguenza un utile di quasi 20.000 franchi, andato sicuramente a buon fine.

Lulo, con la sua solita verve, risponde a tutte le mie domande sulle vignette e sul Virus.

In via eccezionale nell’intervista viene usato il familiare “tu”, visto che siamo soci dello stesso, amatissimo ed illustre Club.

Un’intervista di Francesco De Maria.

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Francesco De Maria Com’è nato questo libro? Lasciami indovinare, qualcuno ti ha detto: “Lulo, c’è la pandemia, siamo tristi. Facci sorridere!”

Lulo Tognola L’amico Giorgio Foppa  del Lions Club Lugano, dopo aver  apprezzato alcune mie vignette, pertinenti il Covid-19, pubblicate sul social media “Stammtisch” mi suggerisce: “Lulo perché non le raccogli in un libro?…”  

Confidami un titolo che hai scartato.

L’ultima cosa cui si pensa, nel realizzare un libro, è il titolo. Nel caso specifico il titolo s’è materializzato subito in quanto s’incominciava a sentirne di cotte e di crude sulla pandemia. Una costante ubriacatura di notizie ventiquattr’ore su ventiquattro. Allora è scattata la molla: “In Virus (Vino) Veritas”. Un amico latinista mi ha fatto notare che il titolo corretto sarebbe “In Viro Veritas” ma, d’accordo con l’amico coautore Alessandro Tini, ho lasciato lo svarione per una questione fonetica. Altri titoli non sono stati pensati.

In Virus veritas Covid 19 Lulo Tognola

Qual è, in generale, il percorso creativo che genera la tua vignetta? Dalla scintilla generatrice… passo passo… sino al risultato finale, perfetto sulla pagina.

Sono un grafico e faccio questo “mestiere da vignettista” da oltre quarant’anni. Un percorso preciso per relizzare un vignetta non c’è. Il più delle volte mi sento come un cuoco impegnato ai fornelli senza sapere cosa troverò nel frigorifero e senza sapere quale padelle avrò a disposizione.  Annusare l’aria, aprire bene le orecchie, spalancare bene gli occhi è indispensabile per poterne ricavare il classico ragno dal buco.

La gestazione di una vignetta può essere rapida, oppure , per ritornare al cuoco, cucinata a fuoco lento.

Le vignette del Coronavirus sono speciali? Voglio dire: siamo di fronte a una tragica realtà… che deve provocare un sorriso.

Far sorridere nel tragico può sembrare fuori posto. Tutto dipende dal modo e dal come si fa. Le vignette pubblicate “In Virus Veritas”  cercano di rubare un sorriso anche da situazioni poco felici.

Rimanere rinchiusi in casa per Pasqua, ingabbiati, per esempio. Ma la gabbia può essere a forma di cuore, allora…

Perché hai deciso di far coppia con Alessandro Tini? Come funzionava la vostra collaborazione?

 Ho pubblicato per dieci anni vignette nel  quotidiano “La Regione”.  Poi, per ragioni che non starò qui a spiegare, ho deciso di smettere.

In seguito, d’accordo con  Alessandro Tini, ho iniziato a pubblicare le vignette nel suo Facebook. Alessandro entusiasta incomincia ad accompagnare le vignette con un o breve testo ironico, intrigante, pertinente l’argomento. Questa collaborazione porta alla realizzazione del libro e continua ancora oggi…

Nel tuo umorismo i giochi di parole sono importanti?

Ovvio, se il gioco di parole si presta! Purché non sia tirato per i capelli.

Immagino che l’Autorità sia una fonte inesauribile di spunti per vignette. Incominciamo dall’alto, dal Consiglio federale.

Mettere a nudo il Re è un classico. La politica o meglio i politicanti sono una fonte inesauribile.

 Il Consiglio federale: sette saggi o sette seggi? Oggi, i sette, sono sotto costante tiro incrociato. Difficile, in questa situazione, fare il Consigliere federale.

Poi passiamo al Consiglio di Stato…

Sono grigionese. Dei “miei” consiglieri conosco poco. Si fanno vivi, molto vivi, in caso di elezioni. Noi moesani per natura siamo strabici cronici. Guardiamo con un occhio a Coira e con l’altro a Bellinzona. Siamo al “centro”… e come il centro politico è soggetto, ogni tanto, al mal di testa, lo siamo anche noi.

I Consiglieri di stato ticinesi a mio avviso sanno il fatto loro. Gestiscono bene la non facile situazione. Costantemente in trincea, in questo periodo di pandemia,  troviamo il simpatico Norman… guerriero ben corazzato!

C’è anche l’Autorità medica, il Medico cantonale Merlani, il dottor Denti… Tu lo sai che il dottor Garzoni è stato mio alunno?

 Un “Merlo” e un “Garzone” che stringono i “Denti”…  Sono diventati “Star” Hollywoodiani. Verranno chiamati per lasciare le loro impronte sul viale delle star a Los Angeles. Un grande rispetto e grazie per il loro lavoro.

Garzoni tuo alunno al liceo? Infatti, sa dar bene… i numeri!

Nelle tue vignette tu martelli i Negazionisti?

I negazionisti, visti i fatti chiari e tondi a occhio nudo, non necessitano di vignette.

Il presidente Trump ti ha dato molta ispirazione?

Caspita, perdere la faccia di Trump per un vignettista è come togliere il cacio sui maccheroni. Biden? Aspettiamo che ci metta un po’ di paprica.

Di tutte le facce (personalità) qual è la più interessante (per creare vignette) nell’universo Covid?

Daniel Koch, quasi un extraterrestre arrivato senza nave spaziale ma con un faccione unico.

Parliamo di azione benefica, fondamentale per noi Lions. Quanto ha fruttato il tuo libro e chi ha ricevuto l’aiuto? Il Lions Club Lugano ha partecipato all’iniziativa?

Il libro “In Virus Verits” (tiratura mille copie, esaurite) grazie agli sponsor e alla vendita ha fruttato netto CHF 18’917  tutto a favore della Catena della solidarietà. Il Lions Club Lugano è stato fondamentale  e  ha sostenuto da subito questa iniziativa.  Anche il Lions Club Alto Ticino ha partecipato.

Ringrazio ancora l’amico e coautore Alessandro Tini, il comune di Grono con il sindaco Samuele Censi e il presidente del Lions Club Lugano Pietro Croce per i loro contributi scritti, la signora Rachele Bianchi Porro, giornalista RSI, per l’introduzione e il dottor prof. Paolo Ferrari, capo dell’area clinica dell EOC, per l’introduzione.

Roland Thommann, direttore della catena della solidarietà ha contribuito con un interessate scritto, che si può leggere nel libro, tradotto in italiano dal prof. Dante Peduzzi.

Per finire, quante vignette mi regali per decorare l’intervista?

Tutte quelle che vuoi. Puoi toglierle dal libro a tuo piacimento.

Esclusiva di Ticinolive