Sua Maestà Elisabetta II giace ora nell’aula di Westminster Hall, dopo la processione da Buckingham Palace. Posata su un catafalco dalla guardia reale, la bara è stata condotta dalla dimora reale sino al Parlamento. Dietro ad essa, in prima fila, Carlo III, dietro di lui, gli altri tre figli di Elisabetta e Filippo: Anna, Andrea, Edoardo.   

Per l’occasione solenne, il Big Ben ha suonato a intervalli di 60 secondi durante il viaggio di 38 minuti, da Buckingham a Westminster. 

La processione è stata guidata da un carro armato dell’artiglieria a cavallo reale della King’s Troop, trainato da una squadra di cavalli che trasportavano cavalieri in abiti cerimoniali; da Buckingham Palace a Westminster Hall. 

Cinque i chilometri di coda che hanno affrontato i sudditi di sua maestà per conferire a Elisabetta l’ultimo saluto. Le porte saranno aperte alle migliaia e migliaia di persone, che fino ai prossimi quattro giorni si alterneranno davanti alla sala. 

L’ingresso del feretro è avvenuto oggi alla presenza dell’arcivescovo anglicano di Canterbury, Justin Welby, e del rettore dell’abbazia di Westminster. 

Alla presenza di centinaia di “angeli” cantanti, si è tenuto un rito durato circa 20 minuti, chiiusosi con la deposizione finale del feretro da parte delle Royal Guards, e con la genuflessione ed il saluto militare. 

L’arcivescovo Welby ha ricordato la “fede in Dio” della sovrana anglicana, mentre David Hoyle ha recitato – assieme alla Royal Familuy – il Pater Nostro. 

Il coro canta gli inni sacri
L’ingresso del feretro

La deposizione del feretro
Il re e la regina consorte
Il Principe e la Principessa del Galles
Kate e Meghan.