Franco Gatti, celebre cantante dei Ricchi e Poveri, soprannominato il ‘baffo’, si è spento all’ospedale San Martino di Genova, all’età di 80 anni.
Lascia la moglie e una figlia, aveva perso un figlio, Alessio, di soli 23 anni, nel 2013, spentosi proprio nel giorno in cui i Ricchi e Poveri avrebbero dovuto cantare sul palco dell’Ariston, in una delle edizioni condotte da Fabio Fazio. Quando si sparse la notizia che il giovane era stato trovato senza vita nel suo appartamento di Capolungo a Nervi, l’esibizione fu cancellata.
Il giovane non era dipendente dalla droga, ma un mix fatale l’aveva stroncato. Nell’ultima intervista televisiva che Franco Gatti aveva rilasciato nell’ottobre del 2019 a Caterina Balivo per il programma Vieni da me, aveva detto ”Mio figlio beveva, beveva e beveva. Ed è stata anche un po’ la sua disgrazia”, aveva detto Gatti, che aveva chiarito anche le circostanze della morte del ragazzo parlando di una ”prima assunzione” di un cocktail di alcool ed eroina, che gli aveva procurato un infarto fatale. ”Ha fatto una cazzata, la prima della sua vita, con gli stupefacenti e in un momento in cui non stava bene. E l’ha pagata così”, aveva detto il cantante, sottolineando che il ragazzo aveva una dipendenza da alcol ma non dalla droga.
Da tempo Gatti si era allontanato dal gruppo. “I miei colleghi e amici continuano a lavorare. Io mi sono fermato perché non salivo più con gioia sul palco”, aveva dichiarato il cantante.
Franco aveva poi partecipato alla reunion qualche anno più tardi, nel febbraio del 2020, quando ci fu il ritorno del gruppo sul palco del Teatro Ariston con la storica riconciliazione tra Angela Brambati e Marina Occhiena.
Sono stati proprio i Ricchi e Poveri, insieme alla sua famiglia, ad annunciare la scomparsa, “È andato via un pezzo della nostra vita. Ciao Franco”, hanno scritto.
Fonti vicine alla famiglia fanno sapere che “le sue condizioni di salute si sono complicate nelle ultime settimane” e che “I funerali saranno giovedì a Genova”.
Negli ultimi due anni, come “Ricchi e Poveri” avevano continuato ad esibirsi solo Angela Brambati e Angelo Sotgiu. “I miei colleghi e amici continuano a lavorare. Io mi sono fermato perché non salivo più con gioia sul palco”, aveva detto il cantante.

Inoltre, a causa della pandemia, il complesso non aveva potuto realizzare alcuni concerti speciali che avrebbero dovuto realizzare subito dopo l’apparizione a Sanremo del gruppo ritrovato.
Proprio di Covid si era ammalato Gatti, già affetto dal morbo di Crohn e la sua condizione si era particolarmente aggravata, a seguito di una cura di cortisone.
Il gruppo di successo era nato a Genova nel 1967. Li aveva chiamati così Franco Califano perché, a suo dire, erano “ricchi di idee, ma poveri di soldi”.
Nascevano come un quartetto polifonico, formato da due voci maschili, ‘il baffo’ Franco Gatti e ‘il biondo’ Angelo Sotgiu, e due voci femminili, ‘la brunetta’ Angela Brambati e ‘la bionda’ Marina Occhiena, che lasciò il gruppo nel 1981 e continuarono il viaggio come trio.
Vendettero 22 milioni di dischi e divennero il secondo gruppo italiano per vendite, alle spalle dei Pooh. Negli anni settanta e ottanta diversi loro singoli raggiunsero la vetta delle classifiche italiane e internazionali con La prima cosa bella, Che sarà, Sarà perché ti amo, Come vorrei, Mamma Maria e Voulez vous danser. I quattro cantanti rappresentarono l’Italia all’Eurovision Song Contest nel 1978 e parteciparono a 12 Festival di Sanremo, riuscendo a vincere nel 1985 con la canzone Se m’innamoro. Con l’addio di Angela Brambati, I Ricchi e Poveri già diventati un trio, girarono il mondo in tour, in un duo. Per la scomparsa del “baffo”, cordoglio da tutto il mondo dello spettacolo.