di Natalia Shtey Gilardoni

“Negli scacchi c’è tutto: amore, odio, desiderio di sopraffazione, la violenza dell’intelligenza, l’annientamento dell’avversario senza proibizioni e senza pietà.” Questa citazione di Anatolia Karpov illustra chiaramente gli aspetti principali del gioco degli Scacchi, che ne fanno, al di là del lato agonistico e tecnico, qualcosa di più di un semplice gioco e di uno sport, grazie anche e soprattutto ai molteplici legami con la pittura, la letteratura, il cinema, il teatro, l’informatica, e molte altre materie e discipline.

Sette anni fa, Il 15 marzo 2012, il Parlamento Europeo approvava la “Dichiarazione Scritta 50/2011” – presentata a norma dell’articolo 123 del regolamento – nella quale si invitavano formalmente le Nazioni che fanno parte dell’Unione Europea ad inserire gli Scacchi tra le materie curriculari. Il testo integrale sull’introduzione del programma “Scacchi a scuola” sottolinea quanto segue:

— Il gioco degli scacchi è accessibile a ragazzi di ogni gruppo sociale, può contribuire alla coesione sociale e a conseguire obiettivi strategici quali l’integrazione sociale, la lotta contro la discriminazione, la riduzione del tasso di criminalità e persino la lotta contro diverse dipendenze.

— Indipendentemente dall’età dei ragazzi, il gioco degli scacchi può migliorarne la concentrazione, la pazienza e la perseveranza e può svilupparne il senso di creatività, l’intuito e la memoria oltre alle capacità analitiche e decisionali.

— Gli scacchi insegnano inoltre determinazione, motivazione e spirito sportivo.

In questi anni l’insegnamento degli scacchi è stato adottato in diverse nazioni da moltissime scuole di ogni ordine e grado, dalle Primarie fino ai Licei. Sono in corso gare e manifestazioni dove diverse migliaia di ragazzi e ragazze dai 6 ai 18 anni danno vita a competizioni. Come hanno ampiamente dimostrato numerosi studi scientifici, gli Scacchi sono ricchi di elementi educativi, formativi e riabilitativi che favoriscono la crescita dei giovani e si rivelano particolarmente utili per risolvere situazioni di disagio favorendo l’inserimento in un gruppo.

Non solo gioco di società, ma anche metafora sociale. La scacchiera è il regno dove ogni pezzo contribuisce al benessere di tutti, sottomesso al Re ma con ampia libertà di azione. Conquistare il Re, reclutare masse combattenti, eliminare l’avversario. Acuta metafora della guerra, gli scacchi sono un gioco di strategia e di tattiche, dove non basta una buona mossa, ma occorre un buon piano. Il campione del mondo Garry Kasparov lo definiva come “lo sport più violento che esista”, le armi in campo stavolta sono le intelligenze dei rivali.

Concludo questo mio pensiero esprimendo il desiderio che le forze politiche abbiano la volontà di muoversi nella direzione della Dichiarazione del Parlamento Europeo che – va sottolineato – è stata firmata da una netta maggioranza di eurodeputati (415 su un totale di 754). Statisticamente solo il 15% circa delle proposte ottiene il quorum del 50% + 1 di firme richiesto per l’approvazione.

E’ necessaria la nostra attenzione a tutto ciò che sta muovendosi intorno al “mondo dell’educazione” per non essere soggetti passivi, ma persone che vigilano con criticità e consapevolezza per promuovere e incentivare l’introduzione di programmi universali nel sistema di istruzione nazionale per la miglior formazione dei nostri figli.