In Sudan si stanno verificando intensi combattimenti dallo scorso 15 aprile che coinvolgono l’esercito sudanese e le Forze di supporto rapido (Rsf).

Il leader delle Forze di sostegno rapido (Rsf), Mohamed Hamdan Dagalo, ha avuto un colloquio telefonico con l’Alto rappresentante dell’Unione Europea, Josep Borrell.

A riferirlo è lo stesso generale golpista, noto come Hemedti, che sostiene di aver «riaffermato il nostro incrollabile impegno per la tregua umanitaria e la nostra disponibilità a offrire assistenza per il passaggio sicuro dei cittadini e dei cittadini stranieri. Siamo uniti nei nostri sforzi». Il leader delle Rsf ha poi aggiunto di essere disposto ad aiutare il trasferimento di cittadini sudanesi e stranieri «verso le destinazioni desiderate».

Allo stesso tempo, e per questa ragione, la Difesa italiana ha avviato l’operazione di evacuazione degli italiani in Sudan. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha spiegato che «le attività di evacuazione dei nostri connazionali sono coordinate dal comando operativo di vertice interforze. Sono già decollati due C-130 dell’aeronautica militare alle 13.55 ora italiana da Gibuti alla volta di Khartum con a bordo personale delle forze speciali dell’Esercito italiano e dei Carabinieri. La sicurezza degli aeroporti è assicurata dai fucilieri dell’aria dell’aeronautica militare».