Partecipare o no ai funerali dell’avversario? Putin aveva già avuto modo di dar prova di cinica diplomazia quando, ai funerali di Gorbaciov, si risolse optando per una visita privata alla salma dell’ultimo leader sovietico, con cui Putin aveva più di un motivo di attrito.
Ora, invece, si tratta di omaggiare o meno, con ipocrisia o no, l’oppositore Prigozhin, morto in un misterioso “incidente” aereo. Si teme infatti che al funerale del comandante e di Dmitrij Utkin, il suo braccio destro, si possano accendere le proteste per quella che appariva sin troppo una morte annunciata.
Dmitrij Peskov, portavoce del Cremlino, ha fatto sapere che non è ancora stata presa alcuna decisione sulle modalità della cerimonia funebre e sull’eventuale partecipazione di Vladimir Putin.
Prigozhin, però, aveva la medaglia di «Eroe della Russia», e per tale onorificenza per sono previsti funerali solenni.
Intanto, però, i fedelissimi della Wagner vorrebbero un addio pubblico in grande stile, con tutti i membri del gruppo mercenario, uccisi seppelliti insieme. L’idea non sembrerebbe gradita ai servizi dell’Fsb, ovvero il Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa.