Un gravissimo incidente stradale è avvenuto martedì sera a Mestre, in provincia di Venezia, dove un autobus è precipitato da un cavalcavia per una decina di metri, per poi prendere fuoco. Hanno perso la vita 21 persone mentre alle 15 sono rimaste ferite. I soccorritori hanno lavorato tutta la notte per riuscire a estrarre i passeggeri dai rottami, che infine sono stati spostati dalla strada nelle prime ore del mercoledì mattina.
Sono poche per ora le certezze relative all’incidente e la Procura di Venezia ha aperto già un’indagine per omicidio plurimo stradale. Attualmente è già stato reso disponibile un video della Smart Control Room del Comune di Venezia (un sistema di monitoraggio) in cui si vede il momento della caduta, ma da un angolo che non permette una vera analisi. Gli inquirenti stanno valutando anche altre immagini. Tra le varie ipotesi avanzate ci sarebbe quella di un malore del conducente ma sotto la lente di ingrandimento c’è anche il guardrail che non è stato in grado di fermare il mezzo. Sul corpo dell’autista, 40 enne di Treviso, anche lui purtroppo deceduto nell’incidente, verrà fatta un’autopsia. Non è chiaro inoltre come mai il bus abbia preso fuoco al momento dell’impatto e si ipotizza che possa aver urtato i cavi dell’alta tensione.
Sul bus erano presenti persone di varie nazionalità, tra cui ucraini, tedeschi, spagnoli, croati e austriaci. Tra i deceduto ci sarebbe anche un neonato di pochi mesi mentre è gravissima una bambina ucraina di 4 anni ricoverata nel reparto grandi ustionati dell’ospedale di Padova. Altri feriti invece si trovano al momento all’ospedale Dell’Angelo di Mestre, la cui direttorice ha dichiarato che i 6 feriti ricoverati hanno meno di 50 anni e che sono tutti politraumatizzati: “Due signore in rianimazione non identificate e non coscienti. Degli altri quattro due donne in rianimazione e due uomini in reparti chirurgici. I quattro di cui conosciamo la nazionalità sono tre ucraini e un tedesco”.
La Procura ha ora sequestrato la scatola nera dell’autobus che si spera possa aiutare a chiarire la dinamica della tragedia.