Stampa mainstream e alternativa (titolo originale)
In democrazia il potere è controbilanciato da un contropotere, ad esempio la stampa. Però se la stampa è tutta di sinistra o tutta di destra, non è più democrazia bensì dittatura. Nell’Unione Sovietica, la stampa dissidente, Samizdat circolava sotto banco. Similmente, in Francia, la stampa alternativa ha iniziato a circolare una quindicina di anni fa, principalmente su Internet.
Questa stampa, sostenuta dai suoi lettori, controbilancia la stampa mainstream sovvenzionata. Non ha giornalisti, sono i lettori che scrivono, senza limite di spazio, né di tema. Gli autori denunciano le azioni (governative) con le quali dissentono tra cui l’islamizzazione, l’immigrazione, il mondialismo, l’UE ed ultimamente la manipolazione del virus cinese a fini politici.
Contrariamente alla stampa politicamente corretta che ripete quanto annunciato dalle agenzie ufficiali, gli autori alternativi fanno un vero lavoro di investigazione per produrre notizie ben documentate ed evitare denunce. I lettori hanno la possibilità di aggiungere commenti e spesso ulteriori dettagli. Ultimamente vengono citati i 10 miliardari che “detengono l’insieme dei media (stampa, radio, televisione) cioè Bouygues, Lagardère, Dassault, Bernard Arnault, Bolloré, Patrick Drahi, François Pinault, Mathieu Pigasse, Xavier Niel, Pierre Bergé”.
È quindi normale che le notizie che circolano abbiano tutte la stessa tendenza. Esempio: il presidente Trump è un mostro ed ancora prima della fine del voto, la CNN decide che il signor Biden è eletto presidente degli USA, il che viene ripetuto ubbidientemente anche dai nostri media.
Nella sfera alternativa persone che conoscono le istituzioni americane rispondono “attenzione, non è la stampa che decide dell’elezione, ci sono procedure” e spiegano i meandri delle istituzioni americane.
Ne segue una scissione tra i cittadini che si fidano della stampa mainstream e i cittadini sfiduciati che s’informano presso la stampa alternativa. Deducono che, difatti, si tratta di una lotta tra Trump + nazionalisti/populisti contro Biden + mondialisti tra cui i soliti Soros & Co ed anche Bill Gates, l’uomo del vaccino mondiale… A questo punto appare che “è tutto legato”.
Lo stesso andazzo si verifica nell’affare del virus cinese. All’inizio non si sapeva cosa succedeva e tutti hanno tirato i remi in barca, poi, progressivamente, voci si sono alzate per porre domande e scienziati hanno dato risposte diverse dalla disciplina del partito governativo.
I dissidenti hanno pubblicato il film Hold Up che riassume le incoerenze del governo, pareri di scienziati e denuncia gli scandali di corruzione e conflitti di interesse. Il film viene demonizzato e il pubblico si divide tra quelli che non osano dubitare e quelli che finalmente trovano risposte ai loro dubbi. Segue la conclusione che, sì, certo, c’è un virus ma questo non viene più trattato come un emergenza sanitaria bensì manipolazione politica. Ultimi sviluppi: partecipanti al film vengono interdetti dalla professione come il pneumologo anti-mascherina Bellier e il prof Fourtillan viene internato di forza in un ospedale psichiatrico!
Perché il WEF di Davos viene spostato da gennaio a maggio a Singapore? Si ipotizza che i protagonisti del WEF aspettino l’esito della votazione negli USA: se Trump viene sconfitto è il via libera per i mondialisti del WEF e il Nuovo Ordine Mondiale con il programma annunciato del Great Reset. Questo non è complottismo: è il programma che loro stessi annunciano.
Invece se Trump, dopo le procedure, rimane presidente, riparte la politica nazionalista anti mondialista e allora i mondialisti del WEF devono pazientare per altri 4 anni.
Però intanto sono spuntati numerosi Whistleblower (come quelli che hanno denunciato il Watergate) cioè quelli che soffiano nel fischietto dell’arbitro e del gendarme per dire “Attenzione!” e denunciare le bugie. Ai “lanceurs d’alerte” si aggiungono, in Germania come in Francia, avvocati che denunciano lo Stato per “cattiva gestione della pandemia” per “l’obbligo della mascherina” e addirittura per “crimini contro l’umanità”.
In Svizzera: da anni il sito Les Observateurs di Ginevra fa un notevole lavoro di ri informazione e col virus sono apparsi whistleblower tra cui Ema Krusi.
In Ticino la mancanza di stampa dissidente causa uno squilibrio ed è terremoto quando il dottor Roberto Ostinelli dice ciò che in Francia si urla da mesi, ad esempio nel recente film “Maltraités”.(8)
Intanto gli articoli di ribellione diventano sempre più violenti. Il prof Raoult di Marsiglia dichiara che se il vaccino diventasse obbligatorio scoppierebbe la rivoluzione. Altri invocano il Codice di Norimberga… e la legge europea detta «Convenzione di Oviedo» del 1997 che vieta ogni intervento medico che possa modificare il genoma umano come lo farebbe il vaccino.
L’assenza di stampa alternativa fa sì che il cittadino che sente solo la campana ufficiale dei media mainstream ma intuisce che la realtà è diversa, finisce per ribellarsi. Il presidente della GastroTicino, signor Massimo Suter dichiara “Ora basta!” e raccoglie il consenso da parte del popolo stufo di essere infantilizzato o di mascherine che sono contrarie al più elementare buon senso fisiologico.
Ci si chiede se non esiste una vera volontà di distruggere l’economia. Al che i dissidenti rispondono “Certo che c’è la volontà di distruggere la nostra economia, è ben quello il piano del Grande Reset del WEF” Al che vengono trattati da complottisti.
Intanto la pulce è arrivata nell’orecchio del cittadino che inizia a chiedersi come stanno davvero le cose. Perché le chiusure alle 19? Il virus circola di più dopo le 19? “Divieto di manifestazione”? è conforme ai diritti fondamentali? Magari inizia anche lui a leggere la stampa alternativa e ad ascoltare i whistleblower. È giusto: questo è democrazia.
Il seguito? In Francia viene fatto il paragone tra la situazione odierna e i preludi alla rivoluzione del 1789.
Anna Lauwaert