Viviamo all’’apice del sistema orgiastico-mercantile.
Così l’inaugurazione delle Olimpiadi parigine é apparsa come un grande baccanale orgiastico, che con lo sport vero e proprio c’entra ben poco.

E trattasi di “baccanale ”non solo nel senso figurato del termine, perché Bacco o per meglio dire Dioniso in persona è comparso come protagonista del momento simbolico più importante dello spettacolo. Cioè dell’oscena parodia dell’Ultima Cena di nostro Signore, sul modello, contraffatto, dell’affresco leonardesco di Santa Maria delle Grazie a Milano.
Al posto di Cristo è comparsa infatti un’oscena trippona tatuata, probabilmente simbolo della Grande Madre. Al posto degli apostoli sono apparsi personaggi sguaiati di incerta identità sessuale. E poi al centro di tutto, sdraiato sulla tavola, si è rivelato apertamente il dio Dioniso.


Il dio dell’ebbrezza e dell’orgia. Una ipostasi di quel dio che è contrario di Dio. E che si affianca bene anche all’altro idolo presente alla manifestazione: Il Vitello d’oro.
Dioniso, cioè l’orgia. E il Vitello d’Oro, cioè il capitale.
E’ il capitalismo orgiastico.
L’ideatore della cerimonia è Thomas Jolly, 42 anni, attore e regista ebreo, apertamente omoerotico.
La cerimonia delle olimpiadi parigine mi sembra quindi una perfetta rappresentazione di quelle che sono le deliranti teorie del sociologo forse più noto di Francia, Michel Maffesoli, importante esponente del Grande Oriente di Francia, la più importante obbedienza della massoneria francese.
Maffesoli teorizza che noi viviamo già nell’epoca postmoderna di Dioniso, che egli contrappone tanto all’era cristiana quanto a quella moderna dell’individualismo borghese.
Ovviamente Maffesoli, come spesso accade ai massoni, mente sapendo di mentire. Il tribalismo orgiastico non è il contrario dell’individualismo e della massificazione, ma il loro esito estremo. E non è minimamente alternativo al capitalismo, ma ad esso è perfettamente complementare. Viviamo infatti nel sistema orgiastico-mercantile. Dove la liberazione degli istinti è del tutto coerente all’affermazione del regno venale del mercatismo globale.
Quello dove l’adorazione della materia, ben lungi dall’evaporare, confluisce, infine, nella spiritualità alla rovescia.

Quello di Dioniso e della Pachamama, adorata in Vaticano nel 2019 da un clero modernista ed idolatra .Cioè quello del misticismo più aberrante e mostruoso.
Martino Mora