11 settembre. E la frase “dov’eri quando spararono a Kennedy?” divenne “dov’eri l’11 settembre 2001?”
Sin da quel terribile 11 settembre di vent’anni fa, le teorie complottiste cominciarono a serpeggiare tra i media. E poiché tutt’oggi sono vivide tanto come le teorie dei terrapiattisti e dei negazionisti dell’Olocausto (ricordo con vergogna che in un’assemblea d’istituto del mio liceo classico fu proiettato un video complottista mirante a scagionare l’integralismo islamico dall’attentato) è opportuno visionarle.
Le teorie innocentiste: l’Islam non fu colpevole dell’attentato
1 – Vi fu chi sostenne che i servizi segreti USA fossero a conoscenza dell’attacco, ma che la Cia e i vertici degli Usa scelsero di non intervenire, per giustificare la guerra in Medio oriente che Bush avrebbe poi dichiarato.
2 – Vi fu chi sostenne che l’attacco kamikaze alle Torri Gemelle fosse stato pilotato dagli stessi servizi segreti degli Stati Uniti, poiché l’allor presidente George W. Bush necessitava di un pretesto forte per attaccare Iraq e Aghanistan, covo di Al Qaeda e dell’integralismo islamico. Secondo i sostenitori di tale tesi, gli USA avrebbero sacrificato migliaia di concittadini, centinaia di miliardi in borsa, solo per attivarsi per una guerra che, molto probabilmente, avrebbero potuto fare comunque. (P.S. Questa era la tesi del video che fu proiettato al mio liceo classico).
Chi sostiene queste tre tesi, si basa anche sulla spiegazione che, nonostante i progettisti avessero già previsto la possibilità dell’impatto di strutture così alte con un aereo, l’attentato distrusse comunque le torri. Il test si basava tuttavia su un Boeing 707, più piccolo rispetto al 767 usato dai terroristi. Come previsto dai progettisti, la prima torre tornò in equilibrio pochi secondi dopo l’impatto violentissimo. Ma il calore sull’acciaio ne provocò comunque il crollo: poi crollò anche il terzo edificio, il Word Trade Center, imploso sotto le macerie della Torre Nord, anch’essa crollata gli incendi che si propagarono per sette ore.
3 – Vi fu chi sostenne che l’attentato islamico alle Twin Towers fosse in realtà opera del Mossad. Costoro non dichiararono se, nella loro tesi, il Mossad sarebbe stato in accordo con la Cia, la Spectre o qualcun altro, ma sostennero che l’obiettivo del Mossad sarebbe stato quello, pretestuoso, di scatenare un conflitto, nel quale coinvolgere la prima potenza mondiale, gli USA, contro tutti i paesi islamici, come l’Iran, l’Iraq, e l’Afghanistan, che sarebbero stati “calunniati” e “coinvolti nel complotto ebraico”. Questa tesi complottista fu avvalorata dall’ipotesi che tutti i cittadini di origine ebraica che lavoravano nelle Torri Gemelle o le frequentavano abitualmente sarebbero stati evacuati in tempo. Questa tesi fu poi smentita dalla diffusione di nomi e dati sulle vittime di origine ebraica nell’attentato.
Le teorie fisiche complottiste: gli USA stessi kamikaze
4 – Stephen Jones, ex docente universitario di fisica, sostenne che le Twin Towers furono riempite di termite, una miscela incendiaria (non esplosiva) pirotecnica di alluminio e ossido di ferro. La termite fu trovata tra le macerie, ma si rivelò essere la copertura antiruggine applicata in fase di posa agli elementi in acciaio delle Torri.
5 – Secondo diversi fisici, non furono le fiamme (provocate dallo scontro aereo) a far implodere e crollare su se stesse le Torri Gemelle: le temperature di fusione dell’acciaio sarebbero state insufficienti. Proprio a smentita di tale tesi, l’Istituto Nazionale degli standard e della tecnologia, rivelò che infatti le travi non si fusero, bensì fu la struttura ad indebolirsi e che ad un certo punto non resse più il carico statico sovrastante, completamente verticale.
Le teorie fantascientifiche:
6 – Vi fu chi sostenne che gli aerei lanciati contro le Twin Towers, furono soltanto aggiunti nelle immagini in post produzione dai media complici del complotto. Peccato però che in ogni ripresa dal telefonino amatoriale e ogni ripresa a qualsiasi angolazione, avvenuti quando il primo aereo si era già schiantato e tutta New York guardava impotente il secondo aereo, gli aerei siano ben visibili.
7 – Judy Wood, ingegnere, sostenne che le Torri si sarebbero polverizzate a mezz’aria a causa di un “raggio energetico”, che avrebbe disintegrato le strutture portanti degli edifici nel momento immediatamente precedente allo schianto aereo.
8 – Vi fu chi sostenne che le torri non crollarono né per lo schianto dei due Boeing contro i piani alti, né per l’incendio delle strutture, ma per droni e missili lanciati contro le torri, camuffati da aerei e che le cariche esplosive furono introdotte nei grattacieli nei giorni immediatamente precedenti. Coloro che sostengono tale tesi non spiegano come mai nessuno non si sarebbe accorto di tutto il tritolo inserito nei giorni precedenti.
Le teorie esoteriche:
9 – Tra i fumi del World Trade Center si delineò, stando ad una foto (scattata dal fotografo Mark Phillips e diffusa dall’agenzia Associated Press, appena quindici minuti dopo l’attacco) che dovrebbe essere autentica, un volto che ricordava quello di Satana. La foto non sarebbe stata manomessa (non ci sarebbe stato il tempo, come giurano gli agenti), ma fa comunque riflettere sul male nel mondo.
10 – Poiché Nostradamus nelle sue centurie aveva scritto “Con la seconda vergine del secondo millennio/ scesero due uccelli di fuoco/ uccidendo i gemelli di ferro/ e del grave danno mela basì“, e, ancora: “Nella città di Dio ci sarà un gran tuono/ Due fratelli fatti a pezzi dal caos/ Mentre la fortezza resiste/ Il grande leader soccomberà/ La terza grande guerra comincerà quando la grande città brucerà”, vi fu chi sostenne che il veggente provenzale avesse già previsto l’11 settembre.
L’11 settembre morirono 2.977 persone, (le vittime a New York furono 2.753, 184 quelle al Pentagono, 40 tra i passeggeri del volo 93); 1.337 veicoli furono travolti e schiacciati dal crollo delle Torri, e ci vollero 1,5 milioni di ore di lavoro su 261 giorni per rimuovere i detriti. Se alcune persone riuscirono a salvarsi dall’incendio, dagli 800 gradi in alcuni piani degli edifici, e a correre via prima che 250mila tonnellate di acciaio implodessero su di loro, fu solo grazie ad alcuni corridoi, aperti dai pompieri, nei piani in cui l’incendio non aveva ancora divorato la struttura. Da quell’11 settembre di vent’anni fa, New York perse 55.000 posti di lavoro. Quel giorno morirono 343 vigili del fuoco di New York. Al crollo delle due Torri, New York tremò come sotto a un terremoto (secondo i sismografi, il crollo della Torre sud ebbe magnitudo 2.1 quello della Torre sud magnitudo 2.3).